Riceviamo e pubblichiamo
Sono state aperte al pubblico le nuove sale espositive del MAST, il Museo Diocesano d’Arte Sacra di Tarquinia intitolato al vescovo Carlo Chenis. All’evento, che si è svolto il 4 giugno, hanno partecipato il sindaco Mauro Mazzola, il vescovo della Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia Luigi Marrucci, gli assessori comunali Enrico Leoni, Angelo Centini, Renato Bacciardi e Anselmo Ranucci, il responsabile di zona del Ministero dei Beni Culturali, la dott.ssa Benedetta Montevecchi, il rappresentante dell’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici, monsignor Stefano Russo, e il prof. Giovanni Insolera. I lavori di riallestimento e restauro degli spazi, finanziati dal Comune, dalla Fondazione della Carivit e dalla Fondazione della Cariciv, sono stati coordinati dall’assessore Leoni, in collaborazione con l’assessore Centini e il prof. Insolera.
«È un momento importante. – ha affermato il primo cittadino – L’Amministrazione dà continuità all’opera del vescovo Chenis e raggiunge un nuovo traguardo nella valorizzazione del patrimonio artistico della città, con la creazione di un secondo polo espositivo che si affianca al Museo Nazionale Tarquiniense. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile oggi questa inaugurazione, in particolar modo gli assessori Leoni e Centini, il prof. Insolera e la dott.ssa Montevecchi». «Si raccoglie il frutto del seme gettato dal vescovo Carlo Chenis e di coloro che in questi anni hanno lavorato per rendere realtà questo progetto. – ha dichiarato il vescovo Marrucci – L’arte rappresenta lo strumento che lega l’uomo a Dio e questo museo ne è una chiara testimonianza». Inaugurato nel 2001, il Museo d’Arte Sacra ha sede in via Roma, in un palazzo edificato dal cardinale Pompeo Aldrovandi, tra il 1734 e il 1752, e sede vescovile fino al 1986. All’interno sono conservati beni d’interesse storico e artistico provenienti da strutture religiose e civili di Tarquinia, tra cui splendidi dipinti del XVII e XVIII secolo.