Continua Inauditorium, la stagione teatrale di Orbetello giunta al suo quarto anno. Domani, venerdì 3 aprile alle ore 21, è di scena “La vita ha un dente d’oro”, spettacolo con la regia di Cluadio Morganti, premio Ubu 2012.
“La vita ha un dente d’oro” è un’antica espressione bulgara che non trova corrispondenza idiomatica nella nostra lingua. Oggi l’espressione non è più in uso ma pare venisse utilizzata per alludere al fatto che in tutto ciò che è vero c’è sempre un artifizio, una menzogna, un’alterazione dʼorgani. La pièce ha una struttura molto semplice, così come semplice è lo sviluppo drammaturgico. Due uomini – uno dei quali (Stetur) ha la testa coperta da una benda insanguinata – si trovano l’uno di fronte all’altro a un tavolino, con sopra solo un mazzo di carte, un bicchiere e una bottiglia di liquore; accanto a loro una chitarra elettrica. Cercano di passare insieme il tempo senza annoiarsi o torturarsi, provando a viverlo appieno. L’uomo coperto di bende sarà in realtà un morente che sta esalando il suo ultimo, sussurrato respiro in un’aperta pianura, mentre l’altro (Pennacchia) sarà la Morte venuto a prendere il suo interlocutore per portarlo nell’aldilà, accompagnandolo con le note dissonanti della chitarra elettrica.
La regia dello spettacolo è di Claudio Morganti, ligure, allievo di Carlo Cecchi, nel 1979 forma con Alfonso Santagata la compagnia Santagata-Morganti, di cui ricordiamo Katzenmacher, Buchner mon amour, Hauser Hauser e la messa in scena de Il calapranzi di Harold Pinter con la regia dello stesso Cecchi (premio della critica e premio Ubu). Dal 1993 ha fondato una propria compagnia iniziando un percorso personale sull’opera di Shakespeare, Beckett, Pinter. Da sei anni, con Rita Frongia, lavora intorno all’opera di Buchner. Pubblica il “Serissimo metodo Morg’hantieff per attori e spettatori”. Nel 2012 riceve il premio Ubu.
Il prezzo del biglietto sarà, anche per questo spettacolo, di 6 euro. Ingresso gratuito per i ragazzi sotto i 18 anni. Per info, 338 1905259.