Non è solo barca a vela ma anche una vera e propria “terapia” per dare la possibilità ai ragazzi con problemi di disabilità di trovare nuovi stimoli e nuove emozioni durante il corso del programma educativo. E’ questa l’attività che l’associazione “Mal di Mare” di Pescia Romana svolge ogni anno sulla costa di Montalto di Castro. L’iniziativa “In Altro Mare”, dal 2 all’8 settembre ha in programma una serie di appuntamenti presso il campeggio Club degli Amici a Pescia Romana.
Una scuola di vela che vede la partecipazione di giovani allievi che si cimentano in un connubio tra musica e vela con la collaborazione tra “Handy Cup Onlus”, la scuola di Vela Mal di Mare, il Centro Maratonda e l’orchestra integrata “Pezzi di Ricambio”. L’esperienza è nata nel settembre 2011 durante il convegno “We are all on the same boat”, svolto a Marsaxlokk (Malta), con la presenza di oltre 30 delegazioni di 16 Paesi tra Nord Africa e Medio Oriente.
Quest’anno nel programma dell’associazione hanno partecipato cinque giovani della Palestina, che grazie all’associazione Assopace, hanno avuto modo di fare un’esperienza unica. Ieri pomeriggio c’è stato l’incontro pubblico nel complesso monumentale di San Sisto a Montalto di Castro, durante il quale sono intervenuti il sindaco di Montalto, Sergio Caci, il sindaco di Capalbio, Luigi Bellumori, il presidente dell’Associazione Mal di Mare, Mauro Pandimiglio, il dott. Maurizio Sabbadini del reparto neuro-riabilitazione pediatrica ospedale Bambino Gesù di Palidoro e il presidente di Assopace ed ex vicepresidente del Parlamento Europeo, Luisa Morgantini. Durante l’incontro Morgantini ha presentato alla platea cinque ragazzi della Palestina, spiegando i loro problemi individuali causati dalle continue guerre tra palestinesi e israeliani. «Questo lavoro che state facendo – ha detto Morgantini – è qualcosa di straordinario grazie anche ai Comuni di Montalto e Capalbio che sono vicini a questi giovani. E’ una iniziativa lodevole, questa, di creare un luogo d’incontro per stimolare i giovani per lo sviluppo della Pace».
«L’attività che svolgiamo in mare non è solo quella di rimanere sotto l’ombrellone – ha spiegato il presidente Mauro Pandimiglio – ma di formare gruppi di ragazzi con l’obiettivo di scoprire forti emozioni per una crescita emotiva e sociale». «E’ una iniziativa – ha aggiunto il sindaco Sergio Caci – che non arricchisce solamente i partecipanti ma soprattutto le popolazioni ed i territori che li ospitano».