IMU: positiva audizione in Senato per esenzione sulle Proprietà Collettive

Riceviamo e pubblichiamo

10430864_10204874694221172_9194895927274386521_nPresentato l’emendamento che dovrebbe garantire l’esenzione dal pagamento dell’IMU sulle Proprietà Collettive. È quanto confermato nell’audizione presso l’Ufficio di Presidenza della Commissione Finanze e tesoro nell’ambito dell’esame della conversione del D.L. 4/15.

All’audizione ha partecipato anche il Presidente dell’Università Agraria Alessandro Antonelli. “Grazie al lavoro svolto dalla Consulta Nazionale della Proprietà Collettiva ed al suo presidente Michele Filippini stiamo ripristinando l’esenzione IMU sulle Proprietà Collettive che il D.L. 4/15 aveva abrogato. L’esenzione del 2014 era riferita ai terreni a immutabile destinazione agro – silvo – pastorale non ricadenti in zone montane o di collina. Il superamento delle zone svantaggiate come criterio di esenzione e il ricorso all’altimetria che tante polemiche sta generando, ha aumentato gli Enti coinvolti ricomprendendo quelli collinari. L’emendamento che è stato presentato, peraltro a firma del relatore Federico Fornaro, prevede anche la compensazione per i Comuni interessati tale da garantire il gettito.

Pregevole in sede di audizione l’intervento di Maria Cecilia Guerra, che ha sottolineato la valenza delle proprietà collettive, richiamando l’esigenza di approvare il presentato emendamento per ripristinare una scelta già fatta dal parlamento lo scorso anno e l’idea che questo diverso modo di possedere non possa essere oggetto di imposta per la valenza sociale, ambientale ed economica che rappresenta.

L’audizione ha avuto esito positivo, ora tutto è rimesso nelle mani dell’aula. Presa visione ci siamo come sempre adoperati nell’interesse dell’Università Agraria, trovando da subito la consueta ed efficace attenzione dell’On. Alessandro Mazzoli, già protagonista positivo dell’emendamento approvato lo scorso anno che aveva posto fine ad una querelle ultra ventennale.

Ora speriamo che tutte le forze presenti all’Università Agraria si impegnino presso i loro Senatori affinché l’emendamento venga approvato con importante risparmio a favore degli utenti”.