Riceviamo dal Comune di Tarquinia e pubblichiamo
Abbiamo appreso in queste ore che il Governo ha nominato un Commissario Straordinario per portare a termine il tronco finale della SS675 Umbro-Laziale.
A lavorare al completamento della Trasversale è stata designata l’ingegnere Ilaria Coppa, responsabile pianificazione trasportistica e classificazione rete Anas. Alla professionista diamo il benvenuto per questo nuovo delicato incarico conferitogli.
Siamo consapevoli che il lavoro da fare è ancora molto; da un lato abbiamo l’urgenza del completamento della SS675 (rimasta bloccata da molti anni), dall’altro l’obbligo di tutelare uno dei posti più belli e naturalistici del nostro territorio, la Valle del Mignone.
Siamo convinti che la città di Tarquinia merita di vedere al più presto l’avvio di un progetto di completamento della superstrada, ma più rispettosa del territorio e più utile alla comunità.
Un progetto che, come abbiamo spesso ribadito nel corso di questi anni, per noi, non potrà essere in alcun modo il tracciato verde. Questo perché non prevede uscite per la nostra città ed ha un forte impatto in un’area naturale, conservata anche da direttive europee, che deve essere preservata.
Il tracciato verde ha delle criticità che hanno determinato, ricordiamolo, la bocciatura dalla corte di giustizia Europea che ha riconosciuto l’esistenza di un’alternativa al passaggio nella Valle del Mignone.
Nel corso di questi anni, sono stati avviati e pianificati tanti progetti rivolti alla tutela di questa area, dal ripristino della vecchia ferrovia turistica Orte- Civitavecchia all’istituzione dell’Ecomuseo. Oltre i progetti di rilievo internazionale messi in campo dalla Lipu per la salvaguardia delle specie di uccelli di interesse comunitario che nidificano e frequentano quell’area proposta nel tracciato.
Se il nominativo dell’ingegner Coppa sarà confermato chiederemo un incontro al Commissario Straordinario, per portare all’attenzione del Governo, che le alternative al tracciato verde esistono e che si possono attuare, come l’eventualità di stralciare il progetto in più lotti ed avviare l’aggiramento di Monteromano, ma non verso la Valle del Mignone, risolvendo il grande problema esistente, che vede una superstrada attraversare un paese come quello di Monteromano dove ancora oggi migliaia di mezzi pesanti e autoveicoli devono aspettare proprio turno per attraversare il paese.