“Il Vulcano in Bottiglia”: già il nome stimola curiosità, figuriamoci se ci si aggiungono ingredienti come la cultura ceramica del territorio, la creatività e le competenze di un ceramista del territorio messe a disposizioni di aspiranti modellatori alle prime armi e un momento finale spettacolare e suggestivo.
Vivrà il suo momento clou domani sera, venerdì 13 agosto, al Camping Village Tuscia Tirrenica di Tarquinia Lido, il workshop-evento ideato e realizzato da Marco Vallesi che ha animato la settimana preferragostana degli ospiti del campeggio.
Venerdì scorso, infatti, il ceramista di Tarquinia ha tenuto un workshop sulla ceramica cui hanno preso parte bambini, ragazzi e signore che, guidati da Marco e dal suo assistente, hanno creato dei piccoli oggetti decorati con frammenti di vetro ricavati da bottiglie riciclate e smussati appositamente per garantire la massima sicurezza nel manipolarli.
E le bottiglie di vetro usate sono il filo conduttore dell’evento, perché proprio queste rappresentano il corpo portante del forno per la cottura realizzato in questi giorni al campeggio e all’interno del quale sono già stati inserite gli oggetti prodotti dagli aspiranti ceramisti. Venerdì sera, attorno alle 21 e 30, il fuoco acceso sin dalla mattinata – e alimentato con legno a sua volta riciclato da potature, per continuare sulla filosofia del riuso – farà brillare con la sua incandescenza le bottiglie creando un momento di grandissima suggestione e cuocendo, naturalmente, le piccole opere realizzate dai campeggiatori.
Sabato mattina, infine, la doppia curiosità per l’apertura: quella di scoprire gli oggetti finiti ma anche di curiosare, una volta rotto il forno, che spettacolare creazione hanno a loro volta realizzato le bottiglie, reagendo in maniera imprevedibile al calore. “Il desiderio – spiega Vallesi – era di ideare qualcosa che valorizzasse la cultura ceramica del territorio mediante attività divertenti e spettacolari. Ancor meglio esserci riusciti strutturando un’iniziativa basata pressochè tutta sul riciclo dei materiali. Un grazie a Renato Bacciardi in particolare, che ha fortemente voluto e stimolato l’iniziativa, mettendo a disposizione ogni attrezzatura, spazio e materiale”.