Riceviamo e pubblichiamo
“Beati coloro che ascoltano la parola e la mettono in pratica”- queste parole sono il centro dell’omelia nella Santa Messa celebrata dal vescovo Luigi Marrucci questa mattina alla Cooperativa Pantano.
Sua eccellenza ha voluto porre l’accento sulla santità e sulla nobiltà del lavoro che avvicina l’uomo a Dio e lo mette in comunione con lui attraverso la condivisione e la collaborazione con gli altri uomini.
“Il lavoro come aggregazione e distribuzione delle risorse, tra datore di lavoro e lavoranti che dal loro incarico trovano il sostentamento.
Il lavoro come formazione perchè nello stare insieme e nel lavorare spalla a spalla ci si lima nel carattere, ci si forma civicamente e cristianamente come ricorda Gesù nel vangelo <<dove ci sono due o più persone unite nel mio nome io sono in mezzo a loro>>.
Lavoro come collaborazione, dove non c’è più chi comanda e chi obbedisce, ma si diventa corresponsabili.
La sfida di oggi è che Dio, come ha ricordato il Papa in Germania, puó sparire dal cuore degli uomini se noi non lo facciamo vivere in noi con la nostra esistenza, l’etica sociale parte perció da ciascuno di noi.
La crisi attuale non terminerà, ma lascerà la strada ad un nuovo modo di intendere il lavoro, la Cooperativa Pantano puó essere un antesignane di una nuova strada per costruire un lavoro comunitario”.
Ma un lascito prezioso all’assemblea riunita in preghiera monsignor Marrucci l’ha voluto donare al momento della comunione introdotta da queste parole ” Il contadino semina, l’agricoltore pota e poi si affida alla provvidenza guardando in alto per questo voglio affidarvi a Maria madre della provvidenza.
Mai come oggi ho sentito vere, trovandomi in mezzo a voi, le parole: <<Benedetto questo pane e il lavoro dell’uomo, benedetto questo vino ed il lavoro dell’uomo>> “.
Dopo la celebrazione un toccante momento per salutare dipendenti e soci arrivati al pensionamento dopo anni di sacrifici e di lavoro. “uomini segnati dalla vita che hanno dato tanto alla cooperativa dai 60 anni della sua esistenza” queste le parole del presidente Gianfederico Angelotti, tradite dal tremore dell’emozione.
Il Vescovo in conclusione ha lanciato una sfida ai soci della cooperativa introducendo l’idea di una Unione Cristiani Imprenditori Dirigenti per sviluppare ancora meglio l’idea di un lavoro cristiano e comunitario, sfida che il presidente Angelotti si è impegnato a cogliere.