Riceviamo e pubblichiamo
“Il messaggio di Simone Moi sarà devastante”. Alfredo Boldorini, fondatore di SuperAbile, dopo l’incontro con la famiglia del giovanissimo di Tarquinia, 10 anni, ipovedente, da poche settimane nuovo testimonial del progetto.
Conosciuto durante “Servo pure IO”, la serata inaugurale dedicata alla disabilità del Tarquinia Horse Show 2019, a Simone, ma soprattutto, ai genitori Fabio e Simona, è stato richiesto l’ingresso del figlio nel progetto. Non solo per portare una nuova testimonianza ma anche per arricchire l’offerta a disposizione degli studenti. Permesso accordato.
Quindi l’incontro di presentazione tra la famiglia Moi ed una delegazione di SuperAbile composta da Maria Letizia Benedetti, Gianni Legni e Alfredo Boldorini.
Positivi i riscontri dalla famiglia Moi.
“L’idea di SuperAbile ci piace molto – spiega Fabio Moi -. Troviamo giusto e doveroso far conoscere alla gente le capacità e le infinite possibilità di riscatto da parte di ogni disabile. La disabilità non deve essere un limite ma un trampolino di lancio verso la vita. Quindi – conclude il papà di Simone – ben vengano queste proposte inclusive”. “Il messaggio che Simone porterà sarà devastante – dice Alfredo Boldorini -. Un bambino di 10 anni, ipovedente, che parla nelle scuole di riscatto e di rinascita, attraverso l’amore dei suoi famigliari, utilizzando la quotidianità, lo sport e le sue passioni come veicolo di integrazione sociale, credo non solo abbia un impatto assolutamente incalcolabile ma credo sia uno dei pochi in Italia. Ringrazio Simone, i suoi genitori Fabio e Simona, ma anche Maria Letizia Benedetti per il supporto prezioso e Gianni Legni per l’aiuto”.