Riceviamo e pubblichiamo
Il Quartetto di Roma ha dato vita ieri, 29 marzo, a uno straordinario concerto, terzo appuntamento della rassegna “Il Quartetto d’archi”, organizzata dalla Fondazione Etruria Mater. Ancora una volta la Loggia di Palazzo Vitelleschi (sede del Museo Archeologico Nazionale Tarquiniense), gremita in ogni ordine di posto, si è rivelata luogo ideale per la musica da camera. L’ensemble, formata da Marco Fiorini e Biancamaria Rapaccini, violini, Carmelo Giallombardo, viola, e Alessandra Montani, violoncello, ha proposto Quartetto in re maggiore op. 20 n. 4, uno dei sei “quartetti del sole” di Joseph Haydn che, con la loro apollinea perfezione, segnano la nascita del quartetto del periodo classico, e il Quartetto in la minore op. 51 n. 2 di Johannes Brahms, composto nel 1873, che presenta momenti di splendido e delicato lirismo alternati a pagine più dense, ora drammatiche ora meditative, ed è uno dei capolavori del compositore tedesco. Apprezzatissima da parte del pubblico l’esibizione del Quartetto di Roma, richiamato a gran voce per il bis finale, che si è concluso con un prolungato applauso. La rassegna “Il Quartetto d’Archi”, ideata e diretta dal maestro Leandro Piccioni, tornerà il prossimo 19 aprile, con il concerto del Quartetto Maurice.