Riceviamo e pubblichiamo
Dopo il successo dello scorso anno, il cartellone del Teatro Bianconi propone un altro imperdibile appuntamento con uno degli artisti più completi ed emozionanti del Teatro Italiano. Dopo 5 anni di repliche in tutta Italia, Domenica 4 dicembre alle ore 17.30 sul palcoscenico del Teatro viterbese torna Gennaro Cannavacciuolo, in scena con il Peccato Erotico. Incantevole recital in due tempi sul peccato erotico-umoristico nella canzone d’epoca, con l’accompagnamento di tre eccellenti musicisti: Marco Bucci al pianoforte, Andrea Tardioli al clarinetto e sax, Francesco Marquez al violoncello. Per una serata all’insegna delle emozioni.
“Quasi tutte le canzoni di questo recital sono a carattere pornografico: chi si sente in qualche modo offeso dal contenuto, può lasciare immediatamente la platea”. Così esordisce il noto attore napoletano. Ma nessuno spettatore sceglierebbe mai di abbandonare lo spettacolo di Gennaro Cannavacciuolo, che ci regala due ore di spensieratezza e di emozioni, riportando alla ribalta il repertorio dell’avanspettacolo. Un festoso excursus nel repertorio ammiccante e licenzioso della canzone napoletana tra il 1890 e il 1940 che ripercorre cinquant’anni di teatro musicale. Gennaro Cannavacciuolo diverte, stupisce, coinvolge il pubblico con umorismo raffinato, catapultandolo nelle atmosfere eleganti, ricercate, colme di paiettes e di lustrini dei Cafè Chantant. Si muove leggero, dotato di eleganza di tratto e portamento che gli consente di sfiorare con nonchalance i temi pruriginosi del teatro popolare fondato su doppi sensi e ammiccamenti, suscitando la risata complice di un pubblico variegato. Un percorso a ritroso nel tempo, nelle atmosfere leggere del passato, quando bastava qualche spunto malizioso per sorridere. Un peccato a luci rosa e non rosse, che quindi è piuttosto allegria, leggerezza, ironia, un modo di vivere l’erotismo del tutto napoletano: allusioni continue all’ambiguità sessuale, travestimenti e doppi sensi ci accompagnano in un percorso che abbraccia volti e motivi del passato: da Michele Testa (in arte Armando Gill) e le sue “E allora?!” e “Come pioveva” a Giuseppe Cioffi e la sua “Fatte fa ‘a foto”, dall’atmosfera goliardica di “In riva al Po”, passando per “Casta Susanna” e “Come son nervoso!”. Il tutto senza tralasciare i classici della tradizione popolare napoletana colta: “Era de Maggio” e “Malafemmina”, “Maria Marì” e “Reginella” , solo per citarne alcuni.
Cannavacciuolo è poliedrico sul palco, strepitoso mattatore, ammiccante e coinvolgente, divertente e divertito, poetico e mai volgare, elegante e fantasista. Dimostra di non essere solo un raffinato chansonnier, un fine dicitore, un fantasista, ma anche un interprete capace di trasmettere sensazioni ed emozioni come pochi sanno fare nel panorama scenico italiano. Fra una risata, una canzone impegnata e un divertente colloquio con il pubblico, egli propone con leggerezza ricordi, riflessioni e spunti di vita che conferiscono spessore umano all’intero spettacolo, per cui molti hanno definito lo spettacolo “strepitoso” e si deve essere d’accorso su questo giudizio, perché siamo di fronte a un piccolo capolavoro di arguzia e buon gusto, merci oggi alquanto rare nel teatro “leggero” italiano. Non si può che rimanere incantati.
“Uno spettacolo da non perdere, per rivivere i colori e le sensazioni di un’epoca perduta, per comprendere come sia possibile riuscire a far ridere con stile, per vedere un artista delizioso dalla voce splendida e dall’espressività degna di Buster Keaton, per ascoltare canzoni che fanno parte del nostro immaginario, magistralmente eseguite dal vivo….” (Media&Sipario)
“La carta vincente di Cannavacciuolo è la non comune abilità di strappare al pubblico più di una risata con stile e raffinatezza, sapendo dosare con equilibrio “il dire e non dire” accompagnando l’allusione continua con una dinoccolata gestualità, un abile mimica e un’esilarante reinterpretazione dei motivetti. Il protagonista si destreggia abilmente in diversi ruoli: canta, balla, spiega aneddoti e antefatti dei singoli pezzi, riuscendo a catalizzare l’attenzione del pubblico attraverso il coinvolgimento diretto, alternando fine tecnica e improvvisazione estemporanea. Un artista poliedrico e dai mille volti…”(Close Up)
Per informazioni e prenotazioni basta visitare la pagina Facebook del Teatro Bianconi o si può consultare il sito internet www.teatrobianconi.it o telefonare al 0761.613695 / 340.1045098