Riceviamo dal Movimento Civico per Tarquinia e pubblichiamo
Citava un nostro illustre concittadino… qui tutto è fermo, incantato nel mio ricordo. Anche il vento…
Il vento, ossia, l’attuale amministrazione comunale che sta cercando di governare la nostra città con l’applicazione confusa e contraddittoria dei protocolli d’emergenza collegati al Covid-19. Protocolli che hanno imposto contenimenti alla libera circolazione delle persone per le ben note ragioni. Diretta conseguenza a tutto questo? Una crisi economica che già tormentava la nostra città si è notevolmente aggravata.
Quest’oscuro periodo, per chi ha a cuore i problemi dei suoi concittadini, dovrebbe essere l’”incoraggiamento” per porre in campo una programmazione economica futura, efficace ed efficiente, non un elenco di dinieghi senza nessuna spiegazione e nessuna prospettiva risolutiva.
Esattamente un anno fa, in bella mostra sulla prima pagina del libro-programma elettorale dell’attuale primo cittadino, condiviso a sua volta da tutti i suoi diretti sostenitori ed attuali amministratori, compariva questa citazione… Recuperiamo la Storia – Rigeneriamo la Citta’ – Riprogettiamo il Futuro.
Niente di tutto ciò! Al mese di maggio 2020 lo stato attuativo del “sontuoso ed ambizioso” programma elettorale è il seguente:
- Uno degli strumenti di programmazione economica, ambientale e territoriale, il P.U.C.G. (Piano Urbanistico Comunale Generale) è stato accantonato oltre nove mesi fa per dare luogo ad “…una diversa programmazione urbanistica del nostro territorio…” riporta la nota comunale di revoca dell’incarico al prof. Cervellati, ad oggi?! SVANITO!
- La programmazione dei lavori pubblici, tra cui emergevano il Piano Parcheggi, il Campus Sportivo, il Nuovo Cimitero, opere che magari avrebbero aiutato qualche ditta locale a tirare un sospiro di sollievo. SCOMPARSI!
- La rivalorizzazione del patrimonio culturale, Necropoli, Acropoli e Parco Archeologico e, non di minore importanza il recupero delle aree e degli immobili dismessi quali le Saline, il Mattatoio, il Campo Cialdi, la Cartiera, l’ Oleificio, l’ex Polveriera. VANIFICATI!
- Il recupero e la rivalorizzazione del Centro Storico come “Centro Commerciale Naturale”, attraverso una radicale riqualificazione della zona urbana, commerciale, artigianale e del Litorale. ECLISSATI!
- Il contratto di fiume, la rivalutazione dei fiumi Marta e Mignone, la tutela ambientale del nostro Mare. SPARITI!
- La nostra incalcolabile cultura etrusca, quale primo e fondamentale volano di collegamento al turismo, Premio e parco letterario Cardarelli, la Fondazione Matta, il Museo a Palazzo Sacchetti, la Società Dante Alighieri. PERDUTI!
- … e così tanti altri progetti… DIMENTICATI!
Per pura curiosità il libro dei “sogni” era solo uno SPOT elettorale? Sono le solite favole raccontate ai cittadini per racimolare voti e preferenze? E’ il solito accentramento delle decisioni su pochi che sta in pratica rendendo nulla la programmazione e il futuro della città, o è inettitudine della giovane amministrazione comunale?
È un metodo sbagliato quello di arrogarsi il diritto e la gestione di alcune delle deleghe amministrative più rilevanti, quando la squadra vince bisogna saper condividere! Concludiamo con un elementare pensiero, la ripresa economica per la nostra città non può calarci sempre dall’alto (Europa, Governo, Regione), dobbiamo metterci anche del nostro attraverso il dovuto supporto economico che possono dare al livello locale le amministrazioni comunali.
Il Movimento Civico per Tarquinia