Riceviamo e pubblichiamo
Si è svolta ieri mattina, domenica 17 febbraio 2013, a Tarquinia Lido (VT), la pulizia della spiaggia “Le Saline” organizzata dall’associazione ambientalista Fare Verde. L’iniziativa, denominata “Il Mare d’Inverno”, ha visto i volontari armati di guanti e rastrelli raccogliere 11 sacchi di rifiuti sull’arenile prospiciente l’oasi faunistica. Gli ambientalisti hanno collezionato un “bottino” composto da 100 bottiglie e contenitori in plastica, 50 bottiglie di vetro, molto polistirolo, pezzi di ferro, una cassetta e un bidone di plastica.
Fare Verde punta anche l’indice contro l’erosione del mare, che da anni minaccia l’esistenza dell’oasi naturalistica che si affaccia sulla spiaggia.
“La situazione è gravissima – denuncia Silvano Olmi di Fare Verde – le mareggiate di ottobre hanno colpito duramente la costa, danneggiando la recinzione dell’area di ripopolamento animale “Saline di Tarquinia”. Ormai il mare sta per invadere le vasche dove un tempo si estraeva il sale e che oggi ospitano una grande varietà di animali, sia stanziali che migratori”.
“Occorre un intervento urgente – conclude Olmi – per questo lanciamo un appello a tutti i candidati alla presidenza della Regione Lazio affinché inseriscano tra le loro priorità un progetto di ripascimento e protezione a mare della spiaggia e dell’oasi.”
La manifestazione ha visto la gradita presenza del personale del Corpo Forestale dello Stato, con il vice questore dottoressa Lorenza Colletti che è Capo dell’Ufficio Territoriale per la biodiversità di Roma, dal quale dipende l’oasi di Tarquinia, e gli assistenti Alfredo Cea e Alfredo Massi. Inoltre, hanno partecipato alcuni ospiti dell’Avad, l’associazione di volontari che assistono i disabili.
Associazione ambientalista Fare Verde – circolo di Tarquinia (VT)