Riceviamo e pubblichiamo
Si è svolta il 17 dicembre 2021 a Vignanello, presso il ristorante Il Vicoletto 1563, una tappa del Festival Regionale delle Osterie d’Italia, gustoso itinerario proposto da Slow Food Lazio in 20 locali della regione per celebrare gli interpreti della ristorazione che si distinguono per la loro accoglienza, servizio e cucina.
Per l’occasione, in collaborazione con la Condotta Slow Food Viterbo e Tuscia, lo chef Ezio Gnisci ha proposto un menù degustazione all’insegna della cucina e delle eccellenze agroalimentari locali, al fine di valorizzare i principi alla base di Slow Food. I piatti serviti sono stati quindi realizzati con prodotti enogastronomici di qualità provenienti dal Viterbese. “Ho voluto un po’ giocare con i prodotti del territorio mantenendo però la loro identità – dice Gnisci – sperando di aver soddisfatto le persone che sono venute. Praticamente è dall’apertura del locale che sono vicino a Slow Food, condividendone principi e ideali”. Presenti alla serata, oltre al fiduciario della Condotta Slow Food Viterbo e Tuscia Alberto Valentini, anche Marcello Lagrimanti di Casa Mecocci Winery e vice presidente della Pro Loco, e Fernando Testa, in rappresentanza dei Viticoltori dei Monti Cimini e del Biodistretto della Via Amerina.
Nel corso della serata, in cui sono stati anche festeggiati i dieci anni di attività de Il Vicoletto 1563 (cosa che non era stato possibile fare in precedenza a causa della pandemia), è stata presentata la guida Osterie d’Italia 2022, pubblicata da Slow Food Editore, il volume che conduce alla scoperta della ristorazione italiana più autentica e che annovera ben 1713 trattorie, osterie, agriturismi e ristoranti scelti per la buona accoglienza, la cucina territoriale, l’attenta selezione delle materie prime e il giusto prezzo.
Il Festival Regionale delle Osterie d’Italia, inoltre, sostiene la realizzazione di uno o più boschi nel territorio regionale del Lazio per offrire il proprio contributo alla lotta alla crisi climatica. Iniziato lo scorso 4 dicembre e conclusosi il 19, ha interessato nella Tuscia, oltre a Il Vicoletto 1563, anche i locali Mactra di Vitorchiano, Magna Civita di Bagnoregio e Il Calice e la Stella di Canepina. Per ulteriori informazioni: www.slowfoodlazio.org.