Riceviamo e pubblichiamo
Forse non tutti lo sanno, ma il Festival della Complessità, giunto alla quinta edizione, sta presentando quasi 200 eventi in più di 20 città italiane, con l’apporto di oltre 40 organizzatori (università, biblioteche, comuni, associazioni culturali, centri di ricerca), ha visto i suoi natali proprio a Tarquinia, nel 2010. E quest’anno, la manifestazione torna nella città che l’ha tenuto a battesimo, per condividere le riflessioni di un nuovo modo di vedere il mondo. I due appuntamenti tarquiniesi, raccolti sotto il titolo “Cenando e conversando sotto le stelle”, si terranno il 4 e l’11 luglio dalle ore 20 alle ore 23, presso l’ex Mattatoio in località Fontana Nova.
Le due serate sono organizzate dall’associazione La Lestra, in collaborazione con il Festival della Complessità, e con il patrocinio del Comune di Tarquinia, Assessorato alla Cultura. Nella prima sarà ospite Franco Bifulco, direttore ospedaliero e risk manager dell’Ausl di Viterbo, che parlerà sul tema “Linearità e circolarità: possibile coesistenza”: «Siamo di fronte a un conflitto tra una visione del mondo ecologica, ciclica, e una visione lineare, produttivistica, del consumo insensato. Forse dobbiamo recuperare una visione ciclica, già presente nella tradizione cristiana e buddista, in gran parte cancellata dalla rivoluzione industriale. Comprendere la complessità della vita e dei viventi significa immaginare un futuro sostenibile in cui l’uomo cessi di avvelenare la natura e se stesso e si riconcili con il pianeta che abita». La seconda avrà come relatore il prof. Valerio Eletti, direttore del Complexity Education Project dell’Università La Sapienza di Roma, sul tema “Internet e le miniere dei dati digitali: uno sviluppo pericoloso?”: «La conversazione parte dai dati raccolti e dalle idee espresse nel Quaderno della complessità “Ricominciamo da Internet? Viaggio nelle immense miniere dei dati digitali”, per toccare poi i temi scottanti legati alla raccolta dei nostri dati digitali da parte delle grandi compagnie del Web, dei servizi d’intelligence e dei governi di tutto il mondo».