di Tex Willer
I ragazzi della Presidentessa Marina vincono agevolmente la prima partita, dimostrando tranquillità e compattezza fin da subito. Ma, sorpresa nella sorpresa, realmente non è così, perché le crepe nello spogliatoio ci sono e nemmeno poche!!!
I fratelli Biagiola ansimano fino all’ultimo minuto perché ApeMaia-Patrizio arriva con il suo solito ritardo di 12 minuti accampando scuse ridicole e alzando la voce!!! (Ve dico tutto!!!). Marco Ferri, infastidito dall’acquisto di giovani leve, durante il riscaldamento commette un fallaccio da dietro al GIOVANE Guiducci, da espulsione netta non sanzionata inspiegabilmente da Gino Dili, rischiando seriamente di compromettere la carriera del ragazzo, in fase ancora adolescenziale e quindi tutto da scoprire. Simone Serranti, passato un anno, si dimentica di farsi un tatuaggio, alimentando l’invidia di Gabri Biagiola che mette sul piatto, come contropartita, il suo petto peloso (petto non proprio, diciamo più una lastra che nemmeno il miglior Mazzacane saprebbe fare!!!).
Un ulteriore menzione la merita l’ApeMaia, che si imbestialisce perché i goal presi sono solo frutto di rimpalli, mentre lui vorrebbe prendere goal su belle azioni degli avversari! (Questo sta proprio fuori de melone!!!). Marina (come da foto) sembra avere stampato il sorriso in faccia, anche quando si comincia a ventilare l’ipotesi di far scendere in campo il suo bambino… rideva, ma i suoi occhi descrivevano terrore allo stato puro!!!!
Per il resto tutto tranquillo, a parte Daniele Biagiola che, prima di iniziare, si scusa già con i suoi compagni d’avventura: “A regà, io vengo da due mesi e mezzo di Lampedusa, non ho fatto un minuto di sport, speriamo bene!”.
Spezzo una lancia a favore del Direttore: i calzettoni di Patrizio, orrore!!! Però c’è, anche qui, una curiosità… nel lontano 1997, quando il Borussia Dortmund di Jurgen Kohler strappava la Coppa Campioni alla favoritissima Juventus di Lippiana memoria, i calzettoni erano identici.
Medita direttore, medita!!!