Riceviamo e pubblichiamo
Oggi il comune di Tarquinia ha approvato in Giunta e presentato alla Regione Lazio le proprie osservazioni nel procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale relativo all’impianto di termovalorizzazione che la A2A vorrebbe realizzare sul territorio di Tarquinia.
Nelle osservazioni, presentate per il tramite dell’Avv. Noemi Tsuno, il civico ente rappresenta come l’inceneritore rientri tra le industrie insalubri di prima classe “che producono vapori, gas o altre esalazioni insalubri o che possono riuscire pericolose alla salute degli abitanti”.
Ed infatti come evidenziato dalla ASL di Viterbo nonché ribadito dal Direttore Sanitario della Unità Operativa Complessa di Pediatria e Neonatologia dell’Ospedale San Paolo di Civitavecchia, il Dott. Giovanni Ghirga, “l’impianto emetterebbe inquinanti ambientali-atmosferici prevalentemente pericolosi per la salute umana”.
A tanto si aggiunga che nel progetto non sono state considerate le ricadute che lo stesso avrebbe sulla limitrofa Zona di Protezione Speciale (a soli 200 metri), il cui habitat potrebbe essere fortemente compromesso.
Il progetto non è stato, altresì, considerato “congiuntamente ad altri piani o progetti” in atto o che saranno adottati con riferimento allo stesso sito. Uno fra tutti il completamento della trasversale Orte – Civitavecchia che insisterebbe proprio sullo stesso territorio.
Un progetto, peraltro, del tutto anacronistico e contraddittorio rispetto alle Linee Strategiche adottate dalla stessa Regione con riferimento al Piano di Gestione dei Rifiuti 2019-2025.
Ed infatti nelle Line Strategiche la Regione Lazio, non solo ribadisce che “non si prevede un aumento del fabbisogno di termovalorizzazione”, ma ha dato “indicazioni circa la riconversione del sistema impiantistico, trasformando l’attuale impiantistica di termovalorizzazione in altra tipologia impiantistica che persegua obiettivi di recupero di materia, il tutto nel rispetto dei principi comunitari dell’economia circolare”. Ed allora un positivo parere VIA al progetto sarebbe del tutto contraddittorio con quanto stabilito dalla stessa Regione con le richiamate Linee Strategiche relative al Piano di Gestione dei rifiuti.
“Questo tipo di impianti che rischiano di impattare sull’ambiente e sulla salute umana, non sono più ragionevolmente compatibili con il nostro territorio” afferma il Sindaco Giulivi.
Gli “Inceneritori” rientrano tra le “attività insalubri” di “prima classe”, nessuno, ci venga a dire che questi impianti non inquinano. Piuttosto, la Regione Lazio intervenga con un provvedimento ammnistrativo che scongiuri l’ipotesi di un termovalorizzatore a Tarquinia, in linea con quanto già rappresentato dal Consiglio Regionale, lo scorso 27 novembre, che ha espresso “indirizzo contrario al progetto di un nuovo impianto di termovalorizzazione dei rifiuti nel comune di Tarquinia e di ogni altro impianto simile, in quanto contraddice le linee strategiche di cui la DRG n. 49 del 31/01/2019 e l’aggiornamento del PRGR.”“L’amministrazione di questo comune è contraria a questo impianto – conclude il Sindaco – e non perderemo occasione per ribadirlo!