Riceviamo e pubblichiamo
È la Società Tarquiniense d’Arte e Storia ad annunciare che il prossimo 8 giugno si terrà presso la sede storica del sodalizio tarquiniese, nella sala Sacchetti di Palazzo dei Priori, un convegno scientifico di rilevanza nazionale sugli usi civici dal titolo: “Il cammino delle terre comuni. Dalle Leggi liquidatorie degli usi civici al riconoscimento costituzionale dei domini collettivi”.
L’evento, ideato e progettato dal segretario della STAS, Dott. Simone Rosati, permetterà di riunire nella cittadina etrusca eminenti giuristi, storici ed esperti di proprietà collettiva del territorio nazionale e godrà dell’avallo scientifico di Professori universitari italiani e stranieri, tra i quali il Decano della Facoltà di Diritto canonico dell’Università cattolica di Murcia, Javier Belda Iniesta.
La ragione del convegno è principalmente riconducibile alla Legge n. 168 del 2017 che rappresenta un momento epocale nella storia italiana, perché pone fine ad uno scontro secolare tra due diverse modalità, egualmente legittime, di relazione ed appropriazione tra l’uomo e l’ambiente: la proprietà privata e la proprietà collettiva. In secondo luogo, la ragione per cui il convegno si tiene proprio a Tarquinia e presso la suggestiva sede medievale della STAS è che le sue possenti mura custodiscono un incredibile e ancora poco noto archivio contenente le fonti documentali sulla storia degli assetti proprietari nello Stato pontificio dal secolo XVI ai primi del XX.
Il proposito del convegno è pertanto di ricostruire – attraverso una prospettiva interdisciplinare – il lungo ed avvincente cammino delle terre comuni a partire dalle politiche individualistiche della modernità sino alla rivoluzione culturale aperta dalla Legge sui domini collettivi, con la quale è stato approvato il valore sociale, culturale ed economico della proprietà collettive in quanto patrimonio riconosciuto e protetto dalla Costituzione italiana. Su questo sentiero cronologico e tematico ideale, la giornata di studi si apre alla riflessione di Storici, Giuristi, Avvocati, Economisti, Filosofi, Sociologi e cultori della materia operanti nelle sedi accademiche o presso gli enti collettivi. Soddisfatto il Presidente della STAS, Dott.ssa Alessandra Sileoni, per l’iniziativa scientifica che, come sottolinea, “sarà nuovo motivo di risalto nazionale per la Società di storia patria tarquiniese e per il Suo archivio storico, le cui preziose fonti e testimonianze potranno rivivere nelle riflessioni di affermati studiosi italiani”.