Riceviamo e pubblichiamo da Massimo Mottola, Coordinatore Fratelli d’Italia Tarquinia
Trovo assolutamente inquietante che alle primarie del PD Zingaretti venga scelto da quasi il 79% dei votanti Tarquiniesi. Unico dato confortante la scarsa affluenza da parte dei nostri concittadini di sinistra, ben al di sotto rispetto anche alle recenti primarie del PD alle ultime comunali, forse anche per il passaggio di alcuni importanti esponenti locali addirittura alla Lega come si dice in città.
Inquietante, dicevo, che stravinca l’artefice della distruzione della sanità pubblica della Regione Lazio, proprio a Tarquinia dove tutti noi tarquiniesi dovremmo avere ben chiaro davanti agli occhi il risultato di questo suo operato come Presidente della Regione. Evidentemente queste 445 persone che lo hanno scelto come presidente del loro partito, o di ciò che ne resta, non hanno avuto bisogno negli ultimi anni di cure presso il nostro ospedale, o non hanno provato il disagio di far nascere i propri figli o nipoti in altre città. Sicuramente non gli interessa avere figli tarquiniesi, piuttosto che con scritto sulla Carta d’Identità “nato a Civitavecchia, Roma o Viterbo”.
Ricordo infatti, ed oggi più che mai pare ce ne sia ancora bisogno, che la sanità pubblica è di totale pertinenza della Regione ed il bilancio della Regione riguarda per il 70% la sanità. Ben lontano poi Zingaretti da comportarsi come il nostro Marsilio, che si è dimesso da Senatore della Repubblica nel momento in cui si è candidato alla presidenza della Regione Abruzzo. Ed anche questo la dice lunga. Governare una regione come il Lazio non è sicuramente una passeggiata. Eppure Zingaretti si è permesso di girare l’Italia per la sua corsa alla presidenza del Partito. Mi auguro che ora, almeno, si dimetta e lasci la Regione Lazio libera di essere governata da un valido esponente del centrodestra, così come stà accadendo ovunque si vada al voto ultimamente.
Massimo Mottola
Coordinatore Fratelli d’Italia Tarquinia