Riceviamo e pubblichiamo
Da questo sabato, 6 luglio, le vendite di fine stagione estive prenderanno ufficialmente il via in tutte le regioni italiane, con l’eccezione della provincia autonoma di Bolzano.
L’interesse dei consumatori cala un poco rispetto allo scorso anno, ma rimane alto: dal sondaggio Confesercenti IPSOS oltre uno su due – il 55%, era il 61% nel 2023 – ha intenzione di acquistare almeno un capo o prodotto moda, per un giro d’affari complessivo che si stima in oltre 3,5 miliardi di euro.
Le vendite di fine stagione estive saranno un momento importante per gli imprenditori del commercio moda, che vengono da un trimestre primaverile freddo sotto il profilo delle vendite. Il meteo incerto ed anomalo che ha caratterizzato la primavera di quest’anno ha avuto un impatto negativo sui consumi: il 39% dei consumatori ha acquistato meno capi, calzature e accessori. Nonostante il leggero calo, la resilienza dell’interesse dei consumatori nei confronti dei saldi è un elemento valutato positivamente dagli imprenditori del settore.
Un’ulteriore spinta ai consumi dovrebbe arrivare grazie ai rinnovi contrattuali firmati quest’anno – a partire da quello del terziario i cui dipendenti riceveranno a luglio 600 milioni di euro di una tantum – e alle quattordicesime: il 19% di chi la riceve la impiegherà infatti (anche) per acquisti moda durante le vendite di fine stagione.
Complessivamente, dunque, le attese di vendita sono improntate alla stabilità rispetto allo scorso anno, anche se la variabile meteo con piogge e i cali di temperatura di questi giorni non hanno favorito le vendite, si attende il clima più estivo a partire da questo fine settimana. Oltre al 55% che ha già dichiarato l’intenzione di acquistare, c’è anche un 31% di intervistati che fruirà delle vetrine (virtuali o reali) e valuterà in base alle offerte e agli sconti, mentre un ulteriore 6% ancora non ha deciso. Solo il 7% degli intervistati dichiara di non volere approfittare dell’occasione.
Anche questo anno, nei saldi estivi sono le calzature il prodotto moda più ricercato, indicato dal 61% degli intervistati: soprattutto sneaker estive, ma anche ballerine, sandali e slingback e scarpe da barca; molto ricercate anche le calzature tecniche, in particolare per il running, per il trekking e per il tennis. Seguono – con il 57% delle preferenze – t-shirt e top, in particolare polo e magliette sportive, mentre per le donne si afferma la tendenza alla ricerca di maglie, bluse e top di tessuti estivi, soprattutto lino ma anche seta, con una riscoperta delle stampe floreali.
Al terzo posto, nella classifica ci sono pantaloni e gonne (44% delle indicazioni): quest’anno l’accento cade sulle ‘gonne midi’, di media lunghezza, ma sono cercati sempre anche shorts e bermuda di denim e leggings, oltre ai classici pantaloni estivi leggeri tipo chino per gli uomini, tra i quali emerge un interesse anche per pantaloni cargo, lunghi o corti che siano. Il 41% degli intervistati si porterà alla ricerca della maglieria estiva. Nella top ten ci sono anche abiti e vestiti (39%), e camicie (30%), preferibilmente, di cotone leggero, lino o seta seguono poi costumi e moda mare (29%), pigiami/camicie da notte (16%) e infine borse (15%).
“I saldi di fine stagione rimangono tra gli eventi commerciali più apprezzati, anche se l’eccesso di promozioni e presaldi ne hanno ridotto l’impatto. L’auspicio è che si raggiungano i risultati dello scorso anno, magari anche qualcosa di più grazie all’arrivo delle alte temperature”, commenta Benny Campobasso, Presidente di Fismo, la federazione dei negozi moda di Confesercenti. “Anche la partenza coordinata tra tutte le regioni è positiva. Certo, però, la data di avvio rimane troppo anticipata: in teoria sarebbero vendite di fine stagione, ma arrivano a poco più di una settimana di distanza dall’inizio dell’estate. Bisogna spostarle più avanti”.
Sul tema dei saldi interviene il Presidente della Confesercenti Provinciale Vincenzo Peparello che ribadisce quanto anticipato in altre occasioni con un focus particolare sulle date dei saldi di fine stagione che debbono ritornare alle scadenze naturali sia per i cambiamenti climatici che non consentono una programmazione regolare delle vendite e dei prezzi al consumo sia per tutelare gli operatori sempre più costretti a snaturare le vendite stagionali penalizzate tra l’altro dalla concorrenza degli acquisti on line.
Per Lina Novelli rappresentante della Fismo Confesercenti Nazionale valgono le regole di acquisto da consigliare ai consumatore in occasione dei saldi “ rivolgersi ai negozi di fiducia, alle attività di prossimità per dare respiro alle piccole imprese, elementi vitali delle comunità locali, dove è possibile fare buoni acquisti con la sicurezza del prezzo e della qualità.”