Riceviamo e pubblichiamo
Si è svolta la scorsa settimana, presso il palazzetto dello sport “Angelo Jacopucci” di Tarquinia, un’assemblea di Istituto del Cardarelli in ricordo di Luca Perugini e di altri giovani di Tarquinia che, come lui, sono stati vittime di incidenti stradali. L’evento, organizzato dai rappresentanti di Istituto Rosario Stamilla, Matteo Costa, Pierpaolo Pantalei e Mario Ciurluini, con il prezioso contributo dell’associazione “Simone e Kevin per la vita”, è stato anche l’occasione per sensibilizzare gli studenti sul tema della sicurezza stradale, esaminato sotto vari aspetti con l’esperto Alessio Tavecchio.
Tavecchio ha coinvolto i ragazzi dal vivo per fargli capire quanto la distrazione di un solo secondo possa essere fatale, per se stessi e per gli altri. “Non è il destino che uccide i nostri ragazzi sulla strada. – hanno scritto i genitori di Luca Perugini, Anna e Manfredi, in una lettera indirizzata alla dirigente del Cardarelli Laura Piroli – Sono le scelte e i comportamenti sbagliati di chi guida. Scelte e comportamenti sbagliati che possono e devono essere modificati. Vogliamo ringraziare i rappresentanti d’Istituto del Cardarelli, ma anche tutti gli altri alunni, per l’organizzazione e la partecipazione a questa assemblea in memoria di Luca. Hanno dimostrato ancora una volta quanto affetto abbiano per nostro figlio. Un’assemblea curata nei minimi dettagli con una maestria insuperabile, un’assemblea in cui c’era cuore e mente. È stato un onore parlare di Luca”. Un grazie anche dai rappresentanti dell’associazione “Simone e Kevin per la vita”, che esprimono riconoscenza ai rappresentanti d’Istituto, i quali «non solo hanno accolto con grande sensibilità la nostra proposta – affermano – ma si sono adoperati con impegno profuso e forte motivazione, coinvolgendo “a pioggia” tutti gli altri, che con loro hanno collaborato all’organizzazione e la buona riuscita dell’evento”.
Nel corso dell’assemblea hanno preso la parola anche Chiara Bordi e Miriam Podda, per parlare delle loro esperienze personali. “L’invito a ricordare anche mio fratello Matteo, che non era alunno dell’Istituto – ha dichiarato Miriam – è stato un gesto di grande sensibilità. L’associazione “Simone e Kevin per la vita” ha trasmesso un messaggio molto forte e importante per tutti i ragazzi, e non li ringrazierò mai abbastanza per quello che fanno”. Intensa e commovente la testimonianza di Chiara Bordi, che ha raccontato la sua esperienza con la forza e la determinatezza di chi ce l’ha fatta, ben sapendo quanto dolore lei e la sua famiglia hanno affrontato. «Ringrazio tutti per avere ritagliato nell’assemblea un piccolo arco di tempo anche per me e per avere ascoltato la mia esperienza, che cerco sempre di esporre in modo avvincente dipingendola come un ostacolo da cui tutti dovremmo imparare qualcosa».
Nel corso della mattinata si è anche tenuto un torneo di basket e sono stati proiettati video e foto di Simone, Kevin, Matteo e Luca. Inoltre, alcuni amici di quest’ultimo, Giovanni, Federico, Lorenzo e Giorgio, hanno presentato una canzone scritta per lui. “È stato un vortice di emozioni e di forza – scrivono ancora i genitori di Luca Perugini – perché né gli amici di Luca né Luca si arrendono ma insieme, sebbene in dimensioni diverse, vanno avanti uniti. Questa è la bella gioventù che amiamo e ammiriamo e noi genitori abbiamo la fortuna ed il dovere di educarle insieme alla scuola”.