Riceviamo e pubblichiamo
Un passo avanti deciso e fatto con anticipo, per rendere gli istituti all’avanguardia e pronti alle sfide con la modernizzazione scolastica: dall’anno scolastico appena iniizato, infatti, il CLIL, l’insegnamento in una lingua straniera di una disciplina non linguistica, entra a regime per gli studenti delle V classi dei licei e dei tecnici. Per i licei linguistici, si parla già di CLIL dalla terza classe e, in quarta, sono addirittura due le materie non linguistiche veicolate in lingua straniera. Un’importante novità per la scuola italiana, che due Istituti superiori del territorio, l’IIS Vincenzo Cardarelli di Tarquinia e il Liceo Scientifico e Linguistico Galilei di Civitavecchia e Santa Marinella”, stanno attivamente supportando già dallo scorso maggio, grazie a corsi intensivi di formazione per docenti di discipline non linguistiche.
Ai due istituti, diretti rispettivamente dalle dirigenti Laura Piroli e Maria Zeno, il MIUR ha concesso, a seguito di selezione su bando di un progetto, i finanziamenti per realizzare ben tre corsi di lingua inglese per i docenti delle scuole dei territori di rispettiva competenza. I corsi (due al Galilei e uno al Cardarelli), tenuti da professionisti madrelingua coordinati dalla “International Language School” di Roma, hanno raccolto numerose adesioni di docenti di diverse discipline, provenienti sia dalla provincia di Viterbo che di Roma.
«La sinergia fa i nostri due Istituti – sottolineano le dirigenti Laura Piroli e Maria Zeno – ha consentito lo sviluppo di un progetto importante per le scuole superiori dei nostri territori e ha offerto la concreta possibilità agli insegnanti di frequentare i corsi in sedi per loro comode da raggiungere. Il nostro obiettivo è di poter proseguire con ulteriori attività di formazione dei docenti interessati, così da garantire un livello elevato di competenze sia linguistiche che metodologico-didattiche». Il Cardarelli e il Galilei, infatti, sono due fra le quattordici scuole del Lazio sede dei corsi CLIL e hanno avviato le loro attività in sinergia con il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele di Roma, scuola referente regionale della Rete dei Licei Linguistici, alla quale aderisce il Galilei. «Auspichiamo che questa importante rete di contatti – concludono le dirigenti – consentirà un proficuo scambio di esperienze fra docenti e scuole territorialmente vicine, a tutto vantaggio degli studenti e di questa nuova e fondamentale frontiera della didattica».