Riceviamo e pubblichiamo
Gli uomini del Commissariato di Tarquinia, a pochi giorni di distanza dal salvataggio di una donna intrappolata in una macchina che era stata a sua volta travolta dall’esondazione del fiume Marta, si sono ripetuti in occasione di un incendio nello scantinato di una palazzina.
A seguito di questo incendio, si sono sprigionati fumi che hanno invaso tutti gli appartamenti dello stabile, mettendo a rischio la vita delle persone che stavano dormendo. Tra questi una bambina, alcune persone anziane e una disabile. Il pronto ed efficace intervento degli Agenti, nelle precarie condizioni di luce e respiratorie, ha fatto si che tutti fossero portati in strada (alcuni in ospedale) appena in tempo. Vogliamo allo stato d’animo di uno degli Agenti intervenuti che ha tristemente rivissuto una simile situazione quando, in servizio all’epoca al Commissariato di Civitavecchia, facendosi strada tra il fumo scoprì i corpi di tre bambini senza vita, nella nota vicenda Calderone.
Quindi, mentre impazzano continue polemiche, sugli interventi delle Forze dell’Ordine, ora per la troppa indulgenza di Piazza di Spagna ed ora per la troppa violenza contro i manifestanti, eccoci sempre pronti a mettere a rischio la nostra vita per quella degli altri.
Ci sia concesso questo sfoggio una volta tanto, per dire a tutti coloro che ci considerano “servi” di un sistema, che dentro siamo così… e basta!
Come sindacato siamo in continua lotta per i nostri stipendi bloccati, per vestiario e sistemi di difesa inappropriati, per la nostra età media che supera i 45 anni, ma nonostante ciò siamo sempre pronti a correre in aiuto dei cittadini, tenendo bene impresso il “Nostro” art. 24 (L.121/81).
Fermo restando il nostro impegno per far riconoscere nelle sedi appropriate, e senza distinzione di sigla, il valore dei colleghi intervenuti, come Organizzazione Sindacale interna desideriamo esternare pubblicamente l’orgoglio di essere loro colleghi.
Segreteria Provinciale SILP-CGIL di Viterbo