Riceviamo dalla Guardia di Finanza e pubblichiamo
I Reparti territoriali del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Viterbo, nell’ambito delle iniziative assunte a garanzia dell’equità fiscale, nell’ultimo biennio, hanno focalizzato l’attenzione anche nel settore dei collaboratori domestici (c.d. colf/badanti), individuando, a seguito di approfonditi controlli, 300 evasori totali e permettendo il recupero a tassazione di oltre 9 milioni di euro, segnalando i relativi responsabili alle competenti Autorità Amministrative.
I controlli sono stati effettuati, in particolare, nei confronti dei collaboratori domestici percettori di redditi superiori agli 8.000 euro annui e senza familiari a carico in Italia, soglia al di sotto della quale si ha diritto ad agevolazione (omessa presentazione della dichiarazione fiscale). Al superamento di tale soglia, al contrario, scatta l’obbligo della dichiarazione, con i conseguenti adempimenti.
Le operazioni, eseguite dai militari del Gruppo di Viterbo e dalle Compagnie di Civita Castellana e di Tarquinia, sono state rese possibili anche grazie ad un protocollo d’intesa a livello nazionale tra l’I.N.P.S. e la Guardia di Finanza che, tramite l’esame affidato al Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Frodi Comunitarie, componente specialistica del Corpo, hanno permesso di individuare centinaia di posizioni suscettibili di sviluppo operativo.
Il successivo approfondimento investigativo ha poi permesso di verificare l’assenza di dichiarazioni dei redditi in 300 soggetti ed il profilo reddituale degli interessati è stato ricostruito attraverso la documentazione detenuta dall’I.N.P.S., grazie al fatto che, nella maggioranza dei casi, i datori di lavori avevano inserito tutti i dati previsti (periodi di assunzione, ore lavorate, tariffe orarie, contributi versati, date di versamento, trimestri di riferimento).
Inoltre, a seguito di tale attività ed incrociando le informazioni nelle banche dati, è stato possibile intervenire in altri settori di servizio, con la scoperta di 11 lavoratori completamente sconosciuti al fisco e 7 soggetti che fruivano indebitamente di agevolazioni nell’ambito delle prestazioni sociali agevolate.
L’economia sommersa, l’evasione e le frodi fiscali alterano le regole del mercato e danneggiano i cittadini e i numerosi imprenditori onesti.
L’operato della Guardia di Finanza, pertanto, mira a garantire un fisco più equo e proporzionale all’effettiva capacità di ognuno e a tutelare i molti che, anche nella stessa categoria, rispettano le regole e le normative in vigore subendo una sleale concorrenza.