(f.e.) Controlli a tappeto della Guardia Costiera. Diversi gli stabilimenti sanzionati: posta sotto sequestro un’intera area di uno stabilimento ed elevate numerose sanzioni per violazioni in materia di conservazione dei prodotti ittici. Se fino a pochi giorni la Guardia Costiera era stata fortemente criticata per la sua totale assenza sul territorio con la chiusura della delegazione di spiaggia, ora in piena stagione estiva partono i controlli seguiti da una forte attività repressiva. Il sequestro operato dagli agenti della Capitaneria di Porto di Civitavecchia sembra, il condizionale è d’obbligo perché non trapela nessuna notizia ufficiale, essere la conclusione di un’indagine partita diverso tempo e riguarderebbe la mancanza di permessi per installare sul demanio una struttura di facile rimozione. Un sequestro che oltre a gravare tantissimo sulle casse dell’attività può pesare anche sul discorso occupazionale con diverse persone che ora si troveranno nel bel mezzo della stagione senza un lavoro.
Sotto accusa non è l’indagine nel suo insieme ma la tempistica. In molti si domandano se fosse necessario rendere esecutivo il sequestro proprio nel culmine della stagione estiva. La magistratura fa il suo corso ma non sarebbe stato può opportuno anticipare i tempi o attendere ancora pochi giorni in modo tale da mantenere garantita l’occupazione in tempi così difficili?
Controlli anche negli esercizi commerciali sulla conservazione dei prodotti ittici: sanzioni elevate per lo più per mancanza della documentazione obbligatoria. Intanto, mentre è stata riaperta la stazione locale della Guardia Costiera, ancora non è stato affidato il comando e difficilmente lo sarà a stretto giro di orologio con il rischio che al termine dell’estate l’ufficio resterà di nuovo chiuso.