Riceviamo dal Gruppo Archeologico Città di Tuscania e pubblichiamo
Un successo incredibile per l’evento “L’Archeologia è Donna”, promosso dal Gruppo Archeologico Città di Tuscania al Museo Archeologico Nazionale di Tuscania domenica 10 marzo nell’ambito della seconda edizione della manifestazione “Le Donne Raccontano”, in occasione della Giornata Internazionale della Donna. I volontari del Gruppo Archeologico Città di Tuscania hanno organizzato presso il museo tuscanese una mostra di pannelli incentrati sul ruolo delle donne nella storia dell’archeologia internazionale e una visita alle collezioni museali alla quale hanno partecipato decine e decine di persone. Un fiume di persone che ha visitato le varie sale del Museo. Un ruolo quello delle archeologhe rimasto spesso in secondo piano, sempre offuscato e reso afono dalla supremazia maschile, ma che ha segnato profondamente lo sviluppo dell’archeologia moderna e contemporanea fin dalle origini nel corso del XIX secolo. Proprio le grandi figure di archeologhe italiane ed internazionali sono state studiate in otto pannelli della mostra che sarà visitabile ancora per alcune settimane presso il Museo Archeologico Nazionale di Tuscania. Dalle pioniere inglesi, statunitensi e francesi fino alle donne dell’archeologia italiana del primo Novecento, che hanno incarnato lo spirito della nuova disciplina storica che si andava strutturando e che conosceva la brusca interruzione causata dalla repressione del regime fascista e dalle leggi razziali. Alessandra Melucco Vaccaro, Paola Zancani Montuoro, Luisa Banti, Alda Levi e con loro un numero sempre maggiore di giovani donne che lottarono per la propria emancipazione e per la liberazione dell’Italia. L’iniziativa è stata promossa nell’ambito della manifestazione “Le Donne Raccontano” che ha visto unite sei diverse associazioni di Tuscania per onorare al meglio la Giornata Internazionale della Donna, con eventi e spettacoli di grande spessore, che hanno condotto centinaia di persone attraverso il lungo cammino verso l’eguaglianza di genere. La manifestazione si è svolta con il patrocinio del Comune di Tuscania e in collaborazione con la Direzione Regionale Musei del Lazio. “Un’esperienza veramente emozionante – commenta il Direttore del Gruppo Archeologico Città di Tuscania Alessandro Tizi – che ha accesso i riflettori sulla storia e le vicende anche personali di decine di archeologhe fondamentali per la storia contemporanea e, ad oggi, ampiamente sconosciute. Un lungo lavoro di ricerca di immagini e documenti, condotto dai volontari, tra cui Federico Costantini, per ricostruire una storia costellata da sacrifici, dubbi, dolori, frustrazioni di donne che hanno dovuto affrontare momenti di grande difficoltà, ma sempre con innegabile dignità, forza, coraggio e voglia di scegliere la libertà e la giustizia. Sono felice che tutto questo si sia potuto svolgere proprio presso il Museo Archeologico Nazionale di Tuscania, un museo in cui la componente femminile è predominante e per questo ringrazio la direttrice Sara De Angelis, le operatrici e gli operatori. Ringrazio, inoltre, per la propria riflessione personale contenuta nei pannelli della mostra, l’archeologa Valentina Marziali, e l’operatrice museale Aura Colelli per un approfondimento tematico importante. Voglio ringraziare anche Franco Livi per il supporto tecnico. Vorrei, inoltre, sottolineare come l’iniziativa si sia inserita nell’ambito del progetto di collaborazione con la Direzione Regionale Musei del Lazio, con cui la nostra associazione coopera con ottimi risultati. Ma tutto questo sarebbe stato impossibile senza la forte sinergia tra realtà associative e civiche, un punto di forza straordinario che costituisce una solida base di partenza per progetti e iniziative futuri – conclude il Direttore Tizi”.