Riceviamo e pubblichiamo
Palermo chiama e gli studenti da tutta Italia, compresi quelli dell’istituto ‘’V. Cardarelli’’ di Tarquinia, rispondono. Così lunedì 23 maggio nella penisola si è elevato un grande coro contro le mafie in occasione del XXIV anniversario delle stragi di Capaci e Via d’Amelio. Il cuore degli eventi a Palermo, nel ricordo di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e degli agenti delle loro scorta.
Ma l’evento “Palermo chiama Italia”, organizzato dalla Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone”, con la Direzione Generale per lo Studente del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, si è esteso a tutto il Paese, toccando altre otto città italiane tra cui Napoli, manifestazione nella quale erano presenti anche 3 studenti del 5AP dell’istituto Cardarelli di Tarquinia, Sara Annibali, Giovanni Mancinelli e Federico Liccardi accompagnati dalla professoressa Cinzia Bifulco.
I tre ragazzi avevano già partecipato alla notte bianca della legalità alla Città Giudiziaria di Roma lo scorso 7 maggio, indossando delle t-shirt in ricordo di Edoardo Costa, il loro compagno di classe prematuramente scomparso che voleva ardentemente partecipare alla manifestazione. A loro, proprio in memoria del giovane Edoardo, durante la serata era stato affidato simbolicamente, dal Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati del Lazio Giacomo Ebner, il codice penale di Giovanni Falcone, una fiaccola della legalità vivente che viene passata di istituto in istituto. E così, sempre alla ricerca della legalità, e con Edoardo nel cuore, i tre studenti si sono recati ieri a Napoli per ricevere il codice e portarlo finalmente nella loro scuola a Tarquinia.
“Per noi è un’ emozione indescrivibile partecipare a questa staffetta della legalità – hanno detto commossi i ragazzi – ricevere un dono e un onore così prezioso, sintesi di tutti i valori di cui i giovani e non solo hanno bisogno. Li custodiremo gelosamente”.
Questo riconoscimento arriva agli studenti del Cardarelli dopo un percorso di anni durante i quali i ragazzi hanno più volte dibattuto sui temi della legalità sia in annuali assemblee di istituto, grazie anche alla collaborazione dell’associazione “Libera contro le mafie”, sia aderendo a progetti come “Vitamina L”, la vitamina della legalità dei prodotti delle cooperative sociali che lavorano e producono nei terreni confiscati alle mafie. E proprio quest’anno, per la quinta volta, i giovani del Cardarelli andranno a Corleone, per lavorare nei campi, per lavorare per la legalità.
Ma l’impegno che la scuola si assume, e per scuola si intendono tutti coloro che vi lavorano: dalla Dirigente, ai docenti al personale ATA, nei confronti dei ragazzi che la frequentano e delle famiglie che le hanno dato fiducia, è quello di non far esaurire l’esperienza della “legalità” alle manifestazioni annuali ma di sperimentarla ogni giorno nella coerenza del proprio operato. Alla manifestazione hanno partecipato fisicamente 3 alunni in rappresentanza degli oltre settecento iscritti, ma a tutti abbiamo donato un germe che crescerà in loro e nella società che andranno a formare.