Riceviamo e pubblichiamo
Inviata una donazione per la ricerca allo Spallanzani da parte della secondaria di secondo grado di Orte. Nella giornata di oggi, infatti, su iniziativa degli studenti delle classi quinte, i ragazzi hanno inviato all’Istituto Nazionale per le malattie infettive oltre 2000 euro, soldi raccolti durante l’anno scolastico per eventi e manifestazioni studentesche. I ragazzi però, presa coscienza della situazione, hanno deciso di devolvere il fondo per la ricerca dello Spallanzani, ed essere di supporto in questo momento di grande criticità sanitaria internazionale.
“Quello che fino a ieri avevamo solamente letto sui libri di storia è diventata storia” hanno scritto gli studenti in una lettera destinata ai sanitari dell’Istituto romano. “Noi ragazzi di una generazione abituata ad avere tutto, ad essere sempre in contatto con il mondo, a godere di ogni libertà – si legge ancora nella missiva – ci siamo ritrovati per la prima volta soli, distanti, privati della libertà di uscire e muoverci con la paura di perdere o di vedere soffrire persone a noi care.Ma nella difficoltà, nel dolore e nell’ansia abbiamo potuto osservare ancora più da vicino il grande lavoro, talvolta sommerso, di chi ogni giorno rischia o si sacrifica per la nostra salute, un bene che spesso diamo per scontato”.
“Abbiamo gioito con voi per i risultati raggiunti nella ricerca – continuano gli studenti – guardando con soddisfazione il volto di chi ha messo a disposizione della collettività i propri saperi, dando a noi ragazzi ancora in cerca della nostra strada una speranza per il nostro futuro.Nell’ultimo periodo abbiamo osservato l’instancabile lavoro di tutto il personale medico, paramedico, amministrativo e di ricerca del vostro Istituto e abbiamo ritenuto di non poter rimanere inerti davanti a tutto ciò”.
“Per questo – conclude la lettera – abbiamo deciso di devolvere a voi, per le attività che riterrete più opportune, una piccola somma di denaro raccolta da noi studenti nell’arco di questo anno scolastico.Sappiamo che il nostro aiuto non è altro che una goccia nel mare, ma ci auguriamo che questo piccolo contributo possa essere prezioso tanto quanto il lavoro che quotidianamente svolgete per noi”.