Riceviamo e pubblichiamo
Quali sono le nuove frontiere di cura che si aprono con la medicina rigenerativa e le cellule staminali? In quali modi si declina la malavita romana, e che impatto sociale hanno le emergenti associazioni di stampo mafioso ormai radicate in tutto il Lazio, e sempre più spesso sotto i riflettori della cronaca? Le donne sono finalmente riuscite ad affrancarsi dal pregiudizio e dallo stigma che veniva loro comminato a fronte della scelta di rimanere nubili, “zitelle”? Ma soprattutto, quale filo conduttore lega questi tre argomenti, così diversi tra loro?
La risposta è nessuno, se non quello di incarnare la variegata multiculturalità a cui la scuola deve essere improntata, e la scelta operata dall’Istituto San Benedetto di Tarquinia, che affronterà tali tematiche nella trasmissione “Quantestorie”.
Per formare i propri studenti, le giovani menti che si affacciano alla società contemporanea, tre professoresse del sopracitato Liceo delle Scienze Umane, Valentina Belcore, Alessandra Cappellacci e Martina Ratto, col patrocinio della Preside Maria Grazia Catone, hanno accompagnato i ragazzi presso gli studi RAI di Saxa Rubra, a registrare ben tre puntate del noto programma culturale Quantestorie, in onda su RAI Tre per tre giorni a partire da oggi giovedì 7 febbraio 2019 alle 12.45.
Nell’ambito della trasmissione, condotta da Corrado Augias, interverranno personaggi di indiscutibile levatura, coi quali gli studenti potranno liberamente interagire, confrontandosi in tal modo con la cultura contemporanea, che si forgia quotidianamente travalicando anche gli ambiti tradizionalmente pedagogici, tramite coloro che ne sono i diretti artefici.
Ma non sarà esclusivamente l’aspetto strettamente didattico a stimolare i ragazzi. Non si può negare che i giovani, oggigiorno, vivono la costante tensione tra il micro ed il macro, tra la necessaria ristrettezza del loro mondo di adolescenti e l’enormità del mondo globale, che si schiude davanti ai loro occhi avidi ma inesperti tramite i moderni strumenti mediatici. La sfida che l’Istituto San Benedetto raccoglie, in quanto istituzione scolastica, è proprio quella di condurre i ragazzi all’interno dell’oggetto del loro fascino, nel mondo dello spettacolo, offrendo sì le lusinghe e gli onori della visibilità televisiva, ma con la dovuta mediazione degli insegnanti.
La formula vincente dell’insegnamento ivi impartito risiede proprio nella condivisione, tra studenti e docenti, della curiosità verso argomenti sempre nuovi e contesti non standardizzati nei quali entrambe le figure, la guida e l’educando, hanno qualcosa da apprendere anche reciprocamente.
Un’opportunità unica, corredata da un complesso bagaglio di esperienze che ben si adatta ad accompagnare giovani menti curiose nel viaggio fisico e scolastico verso la maturità. Ancora una volta la scuola di Tarquinia si dimostra all’avanguardia nella formazione a tutto tondo dei giovani, ed in particolar modo la blasonata realtà dell’Istituto San Benedetto, storico caposaldo della tradizione didattica tarquiniese, testimonia il valore insostituibile della sinergia tra un qualificato corpo docente ed una Preside di straordinario spessore culturale.
“Mai come adesso la società ha bisogno di scuole che si facciano carico di accogliere i propri studenti in un ambiente stimolante, coeso e pregno di valori, guidato da figure professionali che vivono quotidianamente l’esperienza scolastica nella sua totalità.” Nessuna miglior conclusione è pensabile, rispetto le parole della Dirigente scolastica, Maria Grazia Catone.
Martina Ratto
Professoressa presso l’Istituto San Benedetto