Riceviamo dal SIB Lazio e pubblichiamo
60 anni è stato costituito il Sindacato Italiano Balneari, la più antica e rappresentativa organizzazione dei balneari del nostro Paese, in tutta Italia si stanno organizzando una serie di iniziative che evidenziano il ruolo e la funzione della balneazione attrezzata italiana la quale, con la sua storia plurisecolare, ha reso competitivo il nostro Paese nel mercato internazionale delle vacanze costituendo una delle più importanti espressioni del Made in Italy.
Giova ricordare, in proposito che questo fenomeno economico e sociale è sorto nel nostro Paese con i “Bagni Baretti” di Livorno nel 1781 per poi affermarsi nel corso dell’Ottocento in moltissime località italiane: da Viareggio con i Bagni Nereo e Dori nel giugno del 1827 a Rimini con il Kursal del 1 luglio 1873; da Venezia con il “Fisola” del 1 luglio 1857 a Napoli con il “Bagno Donn’Anna” del 1840; e si potrebbe continuare per ogni località marina italiana la cui identità è stata plasmata dalla presenza degli stabilimenti balneari.
Nel corso dei secoli e dei decenni alcuni di questi hanno cambiato caratteristiche architettoniche, titolari o anche nome (come il citato per ultimo “Bagno Donn’Anna” poi denominato “Bagni Marini” e dal 1899 denominato “Bagno Elena”) continuando però a dare la propria impronta al territorio.
A Livorno, il 23 luglio 2021 è stata presentata la prima mostra fotografica, quale contributo per una migliore conoscenza di questo fenomeno economico, sociale e di costume che tanto ha contribuito e continua a contribuire al successo turistico del nostro Paese.
Il S.I.B. Lazio, con lo stesso spirito celebrativo, ad Ottobre organizzerà una mostra fotografica e documentale della storia della balneazione del Lazio, in collaborazione con tutti gli associati e i comuni costieri che aderiranno.
Anche Tarquinia, ha la sua storia di località balneare, ben documentata con foto d’epoca e da documenti, in parte già noti, come S.I.B. Tarquinia, per l’occasione organizzeremo una mostra fotografica che vedrà premiare le prime 10 foto d’epoca più belle e meno note”.