Gli Etruschi come popolo simbolo della vita, del divertimenti, “grandi esperti di feste”. Arrivano due sorprese per il litorale tarquiniese dal live Facebook con cui Lorenzo Cherubini, Jovanotti, ha lanciato poche ore fa mediante la propria pagina ufficiale il Jova Beach Party, il suo particolare tour estivo 2019.
Una è nella scelta delle location, dodici date in totale, tra cui quella sulla spiaggia di Ladispoli, il 17 luglio. L’altra è nella presentazione: in una lunga premessa, infatti, che ha spaziato dallo sbarco sulla luna a Woodstock, è quasi inaspettatamente – anche per il cantante, a dire il vero – spuntata una foto dei suonatori della Tomba dei Leopardi di Tarquinia. Una foto che avrebbe dovuto scorrere random sullo sfondo, ma che – arrivata nel culmine dell’introduzione – ha spinto Jova a parlare dei motivi di quella scelta.
“Sono degli etruschi che festeggiano e suonano – ha spiegato – ed a fianco ad essi c’è una danzatrice. perché gli etruschi erano un popolo che viveva la parità di genere. Ho scelto di metterla sia perché, nel 1982, la prima discoteca in cui ho lavorato, la prima volta in cui ho messo dischi in un locale, e fu un’epifania che a raccontarla mi dà i brividi, si chiamava Tuchulcha, a Cortona. E Tuchulcha era il dio etrusco dell’oltretomba”.
“Eh già – ha continuato il cantante – gli Etruschi erano incredibilmente affascinati dall’oltretomba, perché così devoti alla vita costruivano cose per i morti: pensavano a vivere, a ballare, non erano bellicosi. La loro religione era la vita, come un fiore che sboccia, vive, si colora, profuma il mondo attorno a sé. La vita era una danza: in questo erano grandissimi, fantastici. Grandi esperti di feste”. Insomma, un’inatteso omaggio a Tarquinia ed alle sue bellezze etrusche, ma in generale ad una civiltà ed al suo modo di vivere la vita e pensare la morte.
L’evento è poi proseguito con la presentazione delle dodici location per quello che non sarà “un semplice live show sulle spiagge, ma un evento vero e proprio al cui interno ci saranno incontri, presentazioni e un temporary shop. Non semplicemente un festival, ma un villaggio, una città temporanea dove le persone potranno fare il bagno, guarderanno il concerto sul bagnasciuga, giocheranno a racchettoni”.
“Secondo me la luna è la spiaggia dell’universo e in spiaggia si possono fare tante cose: l’avventura, la vacanza, l’incontro, la festa, farsi seppellire fino al collo, fare l’amore, trovare o cercare perlomeno un tesoro, scrivere delle cose che si cancellano e si possono leggere da molto lontano – ha dichiarato il cantante – Si può giocare con gli aquiloni, prendere il sole e si può soprattutto ballare”.
I concerti partiranno nel pomeriggio e finiranno nella notte e Jovanotti sarà “un dj con una grande console”. Gli ospiti, per ogni evento, saranno sempre diversi. “Sarà una figata pazzesca – le parole di Jovanotti – la cosa più bella che ho fatto nella mia carriera”. Biglietti in vendita a partire da domani.