(s.t.) “Parlare di candidature è presto, ci sono ancora nove mesi: di certo c’è che – e chi mi conosce già lo sa – nelle mie scelte non mi farò certo condizionare da nessuno, men che meno dalla carta straccia della stampa. Ma se sono qui, qualche motivo ci sarà…”. Sandro Giulivi torna davanti al microfono undici anni e mezzo dopo, e riprende esattamente da dove aveva lasciato (anche se nelle dichiarazioni post intervento è ben più conciliante. E lo fa parlando se non da candidato in pectore, quantomeno da leader.
“Ricostruiamo Tarquinia e partiamo da dove eravamo rimasti”, le sue parole alla presentazione della sede tarquiniese della Lega, che in realtà ancora non c’è ma sarà aperta tra qualche giorno. “Ricostruiamo un tessuto politico che nn c è più, alziamo il livello ripartendo da quanto fatto di buono ma anche di sbagliato: perché vanno riconosciuti gli errori fatti, anche la mia amministrazione ne ha fatti”. Quando parla di ripartire, pare chiaro il riferimento ad una parte dell’amministrazione uscente, tanto che le prime parole le aveva rivolte proprio a Pietro Mencarini, per cui ha chiamato l’applauso. “Quella che è guidato è un’amministrazione che merita un plauso – ha spiegato – per quanto di buono ha fatto nonostante quello che ha subito, perchè ha dovuto lavorare un anno e mezzo con fatica: hanno dimostrato di volere davvero il bene della città”.
E forse non è un caso che di amministratori uscenti – o di quelli ancora in carica all’Agraria – in sala ce ne siano parecchi, dall’ex vicesindaco Martina Tosoni ai consiglieri Guiducci, Benedetti, Zacchini e Ziccardi, ma anche il presidente dell’Ente di via Garibaldi Sergio Borzacchi con parecchi consiglieri. A dire il vero, però, di figure politiche gravitanti attorno al centrodestra ce ne sono molte anche fuori dalla ex maggioranza: su tutti Gianni Moscherini con molti dei suoi colleghi nell’ambito del Cantiere della Nuova Politica, quindi Fratelli d’Italia e, in ordine sparso, Roberto Meraviglia, Cristiano Minniti, Giancarlo Giulivi ed altri ancora.
“Rivedo gente che non vedevo da undici anni”, aveva infatti esordito Giulivi, probabilmente senza esagerare. A lasciargli la parola, poco prima, era stato Umberto Fusco, Senatore della Lega e coordinatore della sede cittadina del fronte salviniano sino alle prossime amministrative.
“Non mi aspettavo tanta gente. -aveva esordito il Senatore – Spero possa essere un buon auspicio per cambiare marcia, perchè a inizio anno prossimo si arrivi ad avere una squadra pronta a guadagnarsi il governo di questa splendida città così ricca di cultura”. Tra riferimenti alla politica nazionale – dai decreti sicurezza e immigrazione alla riforma della Legge Fornero, passando per la Finanziaria e la pace fiscale, Fusco detta i tempi del futuro prossimo: “Tra qualche giorno aprirà anche fisicamente la nostra sede – spiega – che sarà un luogo pronto ad accogliere chiunque voglia mettersi in gioco, portare le proprie istanze. Giulivi sarà il punto di riferimento, responsabile delle proposte dei cittadini che andranno a costituire il programma, ma anche colui che visionerà e sottoscriverà gli ingressi nel partito”.
L’apertura del discorso Fusco l’ha dedicata a due personaggi: uno, Domenico Viscarelli, “con cui parlavo di Lega già nel 2010: è la dimostrazione che, come dice Bossi, bisogna tenere duro”, e l’altra, Roberta Roberti, “che ha rappresentato la Lega in un momento difficile, a Tarquinia, e che è e resta un simbolo della Lega in questa città”.
“Ora Giulivi lavori sereno e tranquillo – chiosa Fusco – Noi gli saremo affianco per metterlo nelle condizioni di poter lavorare al meglio. Vedendo questa platea, non so chi sarà il candidato, ma sono certo che faremo una grande squadra per rappresentare tutte le istanze di un territorio così vasto”.
Ma perchè – chiede la stampa – Sandro Giulivi torna in politica undici anni dopo? “Voglio bene a questa città – la risposta – e credo che, dopo tutto quanto è successo negli ultimi anni – chi non si mette in gioco lascia campo aperto all’arrembaggio. Io non mi sento di essere un pirata, per cui sono qui per difenderla dai pirati. Chi sono i pirati? Ce ne sono tanti, è pieno! Io, invece, sono qui per portare Tarquinia al rango che le spetta: ma solo chi è nato e cresciuto qui può capire…”
Chiusura sibillina ma non troppo, che lascia a Fusco giusto il tempo di un ultimo impegno: “Lo prometto: a breve porteremo Salvini a Tarquinia”. Insomma, candidati ufficiali o no, la città è già in piena corsa elettorale.