Riceviamo e pubblichiamo
Come preannunciato nella pubblica assemblea, nuove prospettive per gli orti dell’Università Agraria. In particolare per quelli ubicati in località Voltone. La società impegnata nell’ampliamento del campo da Golf ha richiesto la disponibilità a permutare il terreno. L’Università Agraria ha posto quale condizione terreno di pari valore, sito in zona più vicina alla Città e già attrezzato per ospitare gli orti con attingimento idrico, recinzioni e chiudende.
Il terreno individuato è sito in località Piantata lungo la strada denominata “acquetta”, il progetto preliminare parla di 144 nuovi orti, a fronte dei 92 già esistenti, con ulteriore terreno in disponibilità. Nessuno sarà spostato finché non saranno realizzati i nuovi orti. L’assegnazione sarà fatta in via preliminare nei confronti dei concessionari attuali e subordinatamente ai nuovi richiedenti selezionati a mezzo bando pubblico.
L’Operazione è subordinata alla perizia di stima e valore compiuta dal perito demaniale assegnato dalla Regione Lazio, alla realizzazione delle infrastrutture progettate, e all’approvazione degli organi comunali e regionali in esito alle autorizzazioni. Nonché dall’espressione di volontà del Consiglio di amministrazione.
Smentiamo fin da subito che i terreni oggi dell’Università Agraria, siano utili ai fini dell’aumento delle cubature, il loro utilizzo è necessario al fine di rendere più amplio il campo da Golf, garantendo un par più elevato e la possibilità di rendere appetibile il campo per sviluppo turistico e susseguente indotto.
Più orti per gli utenti, più vicini al paese e senza strade pericolose da percorrere, un campo da Golf di livello internazionale, la bonifica complessiva delle aree rispetto ai manufatti esistenti, queste le ragioni di un’operazione che pone solo vantaggi all’Ente e ai suoi utenti.
Il lavoro di questi mesi e la disponibilità dei concessionari per la risoluzione dei problemi, ci incoraggia, la gran parte di loro conosce l’operazione e si è già espressa favorevolmente, ci aspettiamo polemiche da pochi rumorosi che non vogliono abbandonare i vecchi privilegi o peggio da politici in cerca di vana gloria, il tavolo del confronto è aperto, prenderemo atto di chi vorrà scegliere i giornali.