Riceviamo e pubblichiamo
La proposta di legge regionale, n. 108 del 19 novembre 2010, sul “Made in Lazio”, approvata il 6 luglio scorso, dal Consiglio Regionale del Lazio, è un importante e significativo passo in avanti, nonché un concreto contributo, nell’ambito della valorizzazione delle identità territoriali locali, di cui il Lazio tra le regioni italiane, ne è certamente il più ricco custode.
Questa legge, frutto, del fattivo impegno nella sua stesura, dell’assessore regionale al “Marketing del Made in Lazio ed al Turismo”, on. Stefano Zappalà, e del Presidente della commissione regionale Sviluppo Economico, Ricerca, Innovazione e Turismo, on. Giancarlo Miele, prevede, un’architettura normativa, che si basa su una registrazione volontaria dei prodotti del Lazio, materiali ed immateriali.
Questi verranno annotati su tre elenchi, seguendo il cosiddetto “grado di lazialità”, elenchi così denominati: “Made in Lazio – tutto Lazio”, che prevede prodotti realizzati nel Lazio con materie prime del Lazio; “Realizzato nel Lazio”, prodotti realizzati nel Lazio con materie prime di provenienza diversa; “Materie prime del Lazio”, prodotti realizzati altrove con materie prime del Lazio.
Una legge, unica nel suo genere in Italia, che consentirà di operare un “marketing territoriale specifico” che esalti le diversità, quindi le tipicità dei territori laziali locali, e non solo, per il prodotto agroalimentare, ma anche per prodotti tecnologici e turistici.
Quello che è, altresì importante, quindi l’auspicio in merito all’efficacia e all’efficienza dei presupposti normativi della legge stessa, è che questa venga sostenuta con le giuste ed adeguate risorse economico-finanziarie, perché la legge è meritevole, in quanto va verso la giusta direzione, che è quella della valorizzazione e della promozione delle identità territoriali, garantendole, in un momento economico non certamente facile.
Una legge, che risulta essere quindi un’occasione importante, anche e soprattutto, per la nostra splendida Città di Tarquinia, perché può essere un’ulteriore vetrina, per quella nostrana e variegata tipicità, che la stessa conserva, che va dall’agricoltura, passando per l’artigianato artistico, per arrivare alle eccellenze delle sue bellezze architettoniche e culturali.
Alessio Gambetti
Popolo della Libertà di Tarquinia