Riceviamo e pubblichiamo
Esprimo un vivo ringraziamento a tutto il consiglio d’amministrazione per il sostegno unanime alla mozione per la costituzione dei consorzi per le strade vicinali, un importante atto, ora espressione di una collegialità d’intenti atta a favorire l’istituzione dei medesimi, intesi come validi strumenti per la valorizzazione ed il miglioramento della viabilità rurale.
Nata per la grave situazione in cui versa la strada per l’Acropoli Etrusca di Tarquinia “ancora franata”, la mozione vuole essere solo l’inizio di un percorso fattivamente proteso alla costituzione dei consorzi.
Partendo infatti da quelle strade già ripristinate, per questo un plauso al Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca per il lavoro di collaborazione, facendo una certa sorta di “annozero” per ognuna di queste, ci si propone poi di applicarlo alle situazioni più gravi.
Situazioni gravi, come la strada per l’Acropoli Etrusca per la quale ho già avanzato formale proposta, che possono trovare nel consorzio un valido strumento risolutore alle tante problematiche attinenti alla vasta viabilità rurale, responsabilizzando tutti e con l’effetto di migliorare la vita rurale di tante persone.
Di contro, già preoccupato dell’ancora purtroppo grave situazione in cui versa la strada per l’Acropoli Etrusca di Tarquinia, sempre nella seduta consiliare ho sollecitato la maggioranza Antonelli, sia sullo stato attuale sia su cosa si stava facendo in merito.
Da quanto emerso la situazione su quel tratto è grave e pericolosa a tal punto che si sta predisponendo un altro tracciato stradale.
Visto che la competenza della strada, avente natura “vicinale” è del Comune di Tarquinia, e che il vicesindaco Olivo Serafini il 14 agosto scorso “annunciò” che i lavori partiranno per settembre, domando, siamo a novembre perché i lavori non sono partiti? Ormai è un anno che questa strada è franata.
Altresì chiedo se si sta “valutando” un tracciato alternativo perché l’attuale tratto franato è pericoloso, che cosa si sta facendo per la messa in sicurezza dell’attuale? Visto che ad oggi su questo tratto transitano ogni giorno centinaia di nostri concittadini e non, ed inoltre quale è l’ipotesi di un percorso stradale alternativo all’attuale di accesso al sito?.
Ad essere a rischio è la pubblica incolumità vista la grave situazione, e di tempo ne è passato sia molto come altrettanto se né perso, è ora di intervenire, perché preoccupa ora anche l’arrivo della stagione delle piogge.
Alessio Gambetti
Consigliere PDL Università Agraria di Tarquinia