Riceviamo e pubblichiamo
La verifica della volontà di fusione tra i Comuni di Castell’Azzara e Santa Fiora non può essere attesa all’infinito. Dopo il lungo periodo di confronto nelle assemblee pubbliche e i faccia a faccia tra rappresentanti del Comitato e sindaci ora è necessario avviare il percorso di consultazione democratica con i referendum. I sindaci si sono impegnati di porre all’attenzione dei rispettivi Consigli Comunali la proposta, inviata dal Comitato stesso, di indire il referendum sulla fusione da recapitare in Regione. All’impegno devono corrispondere i fatti.
A Santa Fiora, il sindaco Balocchi si è limitato a informare l’assemblea comunale della richiesta pervenuta dal Comitato, lasciando ai capigruppo di maggioranza e opposizione il compito di confrontarsi per poter portare poi la richiesta di referendum consultivo in discussione nel Consiglio. A Castell’Azzara, nei due ultimi consigli comunali avutisi, il sindaco Fortunati, non ha informato della richiesta da noi avanzata l’assemblea o i capigruppo, approvando invece un documento dove, in un passaggio, si parla della fusione come di una proposta estemporanea.
Non si può attendere ulteriormente. Alla popolazione dei due Comuni deve essere garantita l’opportunità di esprimersi come già hanno fatto in più parti d’Italia. Lo chiediamo ai sindaci e agli esponenti delle istituzioni regionali. Invitiamo i capigruppo comunali di Santa Fiora e Castell’Azzara a farsi carico del bisogno democratico e a portare nei rispettivi Consigli una proposta unitaria per il referendum sulla fusione. L’eventuale inerzia in materia dei capigruppo sarà un’espressione evidente della contrarietà verso la fusione delle forze politiche che rappresentano.
Invitiamo in ogni caso tutti i consiglieri comunali a essere parte politicamente attiva come singoli, ascoltare e verificare le richieste dei cittadini assumendosi pubblicamente la responsabilità di un’opinione sulla fusione dei due Comuni e consentendo attraverso il referendum che anche i loro elettori si possano esprimere liberamente.
Il processo di fusione non può essere un mero esercizio dialettico da dilatare indefinitamente nel tempo. Alla radice della richiesta di fusione ci sono motivazioni concrete e uno sguardo attento ai bisogni della popolazione. L’obiettivo è arrivare prestissimo alla consultazione e, in caso positivo, alla fusione entro il 2019.
Comitato promotore per la fusione dei Comuni di Castell’Azzara e Santa Fiora