di Attilio Rosati
Anno 2010, campo del Forte Aurelio, campionato juniores fascia B, settima giornata. La Corneto Tarquinia veleggia a punteggio pieno: sei vittorie su sei partite e il Forte Aurelio si chiude come mai ha fatto nella sua vita e sta molto, molto preoccupato. A ragion veduta, perché dopo aver confezionato un bellissimo assist, Luca Forieri si invola sulla fascia, alza la testa e lascia partire un bolide che, nel silenzio generale, gonfia la rete e sgonfia le residue speranze di vittoria della compagine locale, regalando agli etruschi la settima vittoria consecutiva. A quella ne seguiranno altre otto che porteranno la “Corneto dei record”, così veniva chiamata quella formidabile corrazzata, a chiudere il girone di andata senza mai conoscere il sapore insopportabile della sconfitta. E Luca c’era sempre. Ed era garanzia di fantasia, passione e spettacolo.
Negli ultimi due anni questa passione è stata messa a dura prova da una serie di infortuni che avrebbero piegato qualsiasi atleta, culminata con la rottura del crociato e del menisco la scorsa domenica, nella gara contro il Caere. Questo Golgota non piegherà Forieri. Basterà che si ricordi quel giorno a Forte Aurelio, quando da solo fece tremare un paese intero, basterà ricordare di essere Luca Forieri, per avere la certezza che anche questa prova sarà superata. Basterà ricordarsi con quanta passione lo abbiamo seguito e quanto gli vogliamo bene.
Basterà non dimenticare che è uno di noi.
In bocca al lupo, Luca.
E chi non ama la retorica ed il trionfalismo, vada pure a farsi fottere.