Tra i protagonisti del Fleb, il Festival della Letteratura Breve, anche il poeta e scrittore Valerio Magrelli, che terrà delle lezioni di poesia al Museo Nazionale Etrusco il 22, 23 e 24 settembre, dalle ore 17.30 alle ore 18.30 (ingresso libero). Il corso tenuto da Valerio Magrelli si articolerà in tre fasi. Dopo una breve introduzione generale, la prima riguarderà alcuni cenni di metrica italiana, materia che sarà affrontata sia sotto il profilo ricettivo, sia da un punto di vista compositivo (dai proverbi, alle canzoni, fino alle réclame). Partendo dal riconoscimento delle principali forme, si passerà poi al tentativo di costruire versi correttamente formalizzati. Il banco di prova sarà costituito dalla capacità di declinare, secondo diverse soluzioni metriche, articoli tratti a caso da un giornale.
La seconda parte degli incontri sarà dedicata al lavoro sulla traduzione, cercando di rendere in italiano diversi sistemi di rime. In tal modo, specie grazie al genere del nonsense, si potrà familiarizzare con la costruzione di un testo poetico elementare. E tutto ciò malgrado le infinite, complicatissime sfumature proprie delle cosiddette forme brevi (dal limerick inglese all’haiku giapponese).
L’ultima sezione del seminario sarà infine consacrata alla lettura collettiva di alcuni testi, per lo più tratti dall’antologia Poeti italiani del Novecento, a cura di P. V. Mengaldo (Milano, Mondadori, 1978, poi ristampata).
Valerio Magrelli (Roma, 1957) ha pubblicato sei raccolte di versi (ultima Il sangue amaro, Einaudi 2014) e quattro libri di prose (tra cuiGeologia di un padre, Einaudi). Ordinario di letteratura francese all’Università di Cassino, traduttore, ha diretto “La Fenice” Guanda e la collana trilingue “Scrittori tradotti da scrittori”, Einaudi (Premio Nazionale per la Traduzione 1996). Collabora con la Repubblica.