“Fire & What You See”: è disponibile su tutte le piattaforme digitali ed in edizione limitata in vinile il nuovo doppio singolo di Black Snake Moan prodotto dall’etichetta californiana Hypnotic Bridge Records.
Un nuovo capitolo discografico per Marco Contestabile, in collaborazione con Gabriele Ripa alle tastiere e basso, registrato da Massimiliano Annibaldi & Fabrizio Ulisse presso lo Shed’o’Noize Studio di Viterbo, che vive in questi giorni un battesimo dal forte coinvolgimento, anche emotivo, fortemente incentrato su Tarquinia, città che ha dato i natali ai due artisti e ne ha accompagnato la crescita musicale e professionale.
È online da qualche giorno, infatti, il video del brano, realizzato da uno staff tutto tarquiniese con Flavia Biagioni a camera e montaggio, Pietro Mosci alla camera e Stefano Dili alla fotografia: una clip girata in parte nel centro storico della città etrusca e in parte nel borgo di Calcata che prova a raccontare la suggestione che ha ispirato la realizzazione dei due singoli, legata ai paesaggi e all’evocazione di determinati luoghi del proprio paese di origine, tra sogni e ricordi.
Ma il forte legame del momento con Tarquinia non si ferma qui: sabato 8 aprile a partire dalle 20, infatti, presso il Metodo, a piazza San Martino, Marco e Gabriele presenteranno per la prima volta dal vivo il doppio singolo. A seguire il Dj set di Freddie Koratella (Dead Music & DischiXFiaschi).
Entrando nel dettaglio dei brani, Fire, come spiega Black Snake Moan, “è la ricerca della propria anima, il proprio fuoco, persa nell’oscurità. Il profondo desiderio di ritrovare se stessi; anima errante in cerca di una guida, perso nelle ombre dell’antica città. La sospensione del tempo data dall’oscurità”.
“Il fuoco come elemento di luce – continua Marco – ma anche indicazione che può risolvere interrogativi e incertezze. Direzione o svolta, la fiamma di una candela, come una tremula e insolita alba, rischiara la via prima invisibile e nascosta dalle tenebre. Il tempo del cammino può ritrovare un senso; l’inquietudine per una ricerca trascendentale, dalla banalità del quotidiano alla primordiale atmosfera desertica degli elementi, dove il superfluo è eroso e ciò che resta materia illuminante”. Un brano, che, come racconta anche il testo, “è stato scritto tutto d’un fiato una notte, dopo una lunga passeggiata nel centro storico di Tarquinia”.
“Lost in the Shadows of the Ancient Town
Give me you Fire and burn all my desire”
“What You See è la connessione con il proprio presente, passato e futuro. – continua parlando del secondo pezzo – La libertà di immaginare un desiderio in una passeggiata introspettiva in cui la risposta ad ogni domanda sembra poter provenire dai petali di un magico fiore che si schiude alla prima luce del mattino. Ricordi e sogni, chiaroveggenza e intuizione di sensazioni, la nostra visione onirica, specchio dello spirito e della propria immaginazione”.
“Waiting for the sunrise,
Close your eyes and make a wish,
What You See”