Riceviamo dal Presidente della Associazione Pro Tarquinia, Paolo Giorgio, e pubblichiamo
In riferimento alle polemiche di questi giorni sull’organizzazione dell’edizione 2022 della Mostra Mercato Macchine Agricole, in qualità di presidente della Associazione Pro Tarquinia mi corre l’obbligo precisare i fatti accaduti.
Il 7 aprile u.s. provvedevamo, come soggetto organizzatore dell’evento, ad inviare alla Prefettura di Viterbo i piani di sicurezza richiesti per la realizzazione della manifestazione, i quali, evidentemente, a causa delle vigenti disposizioni determinate dall’emergenza Covid -19, risultavano particolarmente complessi. L’incertezza degli espositori alla partecipazione, data anche dalla contingenza attuale, e la conseguente non determinatezza degli spazi espositivi da richiedere all’Ente comunale preposto alla concessione per l’occupazione di suolo pubblico, non consentivano alla Pro Tarquinia, e con essa ai tecnici incaricati per la redazione del piano, di rispettare i termini comunicati dal Prefetto per la presentazione del suddetto documento di sicurezza.
In data 11 aprile, a seguito della domanda presentata al Comune di Tarquinia, ricevevamo comunicazione a firma del Sindaco con la quale si confermava la disponibilità dell’amministrazione comunale per la migliore realizzazione della manifestazione. In calce, veniva altresì sollecitata la presentazione in tempo utile dei piani di sicurezza, evidenziando che la tardiva presentazione degli stessi poteva rappresentare un ostacolo concreto alla effettiva realizzazione dell’evento fieristico, a prescindere dalla partecipazione del Comune stesso.
In data 14 aprile, il Prefetto di Viterbo, con propria nota indirizzata anche al Comune di Tarquinia, comunicava che il piano di sicurezza presentato non era conforme alla circolare inviata dallo stesso in data 2 marzo (che prevede l’acquisizione del suddetto documento sulla sicurezza almeno 30 giorni prima della manifestazione), e pertanto esprimeva PARERE NEGATIVO allo svolgimento dell’evento.
Immediatamente, vista la gravità dei fatti, mi attivavo personalmente per contattare i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Tarquinia, al fine di verificare insieme eventuali possibilità per scongiurare l’annullamento della Mostra, con la consapevolezza di quanto essa rappresenti, da sempre, anche in termini di indotto economico per la città, e di quanto grave potesse essere la sua mancata effettuazione. Nessun riscontro telefonico perveniva al mio sollecito, eccezion fatta per un messaggio “whatsapp” inviatomi dal Sindaco Alessandro Giulivi con il quale in sostanza si diceva che i tempi erano ormai insufficienti e non si poteva fare nulla.
A questo punto, anche nel rispetto dei tempi consentiti dal regolamento fieristico, al fine di non recare danno agli espositori, la Pro-Tarquinia non poteva fare altro che formalizzare l’annullamento dell’organizzazione, liberando gli espositori dall’impegno assunto, provvedendo altresì a dare tempestiva comunicazione al Comune per la rinuncia del già richiesto suolo pubblico.
In data 15 aprile, inspiegabilmente, vista la precedente nota di diniego, l’ufficio del Prefetto di Viterbo inviava al nostro tecnico incaricato per la redazione del piano di sicurezza una convocazione di partecipazione alla riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, fissata per il 19 aprile, poi rinviata al 21 aprile per indisponibilità del Prefetto.
Nel frattempo, atteso che l’evento era stato ormai formalmente annullato, stante il diniego all’autorizzazione da parte del Prefetto, confermato anche dallo stesso Sindaco di Tarquinia nella sua definitività, rappresentanti del Comune di Civitavecchia, appresa da alcuni espositori la notizia del mancato svolgimento della Mostra a Tarquinia, mi contattavano per verificare le eventuali condizioni per la sua realizzazione nella città di Civitavecchia. Faceva seguito incontro per illustrare più dettagliatamente l’evento, che trovava immediatamente ampio consenso e disponibilità ad essere ospitato nella città portuale, tanto che da subito si metteva in moto la macchina organizzativa per la realizzazione nella nuova location.
Il giorno 21 aprile, intanto, in ottemperanza alla convocazione presso il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, fissata per il 21 aprile, partecipavo comunque alla riunione a Viterbo, alla quale, con mio stupore, il rappresentante dell’Ufficio del Prefetto, unitamente ad altre problematiche relative ad eventi di altre città, inseriva nella discussione le criticità del piano di sicurezza per la Mostra Mercato Macchine Agricole di Tarquinia. Inutile dire che ovviamente mi vedevo costretto a dare notizia che l’evento era stato annullato il 15 aprile a seguito del PARERE NEGATIVO del Prefetto allo svolgimento dell’evento, supportato dal messaggio del Sindaco di Tarquinia che ne confermava la definitività e che, per i motivi sopra esposti era stata trovata una soluzione alternativa presso la città di Civitavecchia. Nella speranza di aver finalmente così chiarito i fatti per come realmente accaduti.