(f.e.) Una sigla: ZTL. Lo spauracchio per i commercianti si chiama Zona a traffico limitato. La paura per molti di loro è che le chiusure di Vie e Piazze disposte dal Sindaco Alessandro Giulivi non sia un provvedimento temporaneo ma che possa diventare definitivo.
Il timore è che nel silenzio legato al coronavirus l’amministrazione abbia assunto decisioni che avranno un fortissimo impatto nell’immediato futuro. Una preoccupazione cresciuta proprio nelle ultime ore dopo aver appurato l’installazione delle telecamere all’ingresso di Tarquinia per controllare gli accessi.
“Pensare ad una Ztl, zona a traffico limitato, in questo momento significa sancire la morte di numerosissime attività. – affermano con grande preoccupazione i Divini commercianti – Chiediamo al Sindaco, all’assessore al commercio e a quello al turismo di smentire prontamente questa nostra preoccupazione”.
I commercianti specificano come “non siamo contro la Ztl a prescindere ma non è questo il momento storico ed è un grave errore solamente pensarla e ci auguriamo che il Sindaco possa riaprire tutto il prima possibile. Perseverare nel voler tenere tutto chiuso sarebbe un errore imperdonabile”.
Una decisione quella di chiudere al transito tutta la dorsale centrale di Tarquinia che ha scatenato l’ira sui social dove in molti hanno faticato a comprendere l’essenza del provvedimento. C’è di più chiudere il Corso e Piazza Matteotti mette ancor di più in difficoltà le poche attività rimaste aperte e soprattutto quelle che effettuano le consegne a domicilio. Insomma l’augurio è quello di non dover cambiare il nome della rubrica curata da Attilio Rosati da “Fermatevi…. Che io scendo” a “Fermatevi… che io chiudo”.