(s.t.) In momenti di confusione, dubbi e poca chiarezza, è meglio aspettare e non parlare, per non contribuire ad alimentarla. E così, in questi cinque giorni di spifferi, smentite, ipotesi e congetture, come Redazione abbiamo scelto di non dare notizia di quanto si vociferava o pareva di sapere in Città sugli esiti definitivi del voto amministrativo dello scorso weekend.
Lo facciamo oggi, una volta che sappiamo che esser stato notificato, agli eletti, il loro ingresso in consiglio comunale, provando a far chiarezza anche su quanto avvenuto in sede di verifica da parte del magistrato che ha avuto il compito, a quanto pare non semplice, di verbalizzare ed ufficializzare i risultati.
Prima di tutto, va chiarito come non ci sia stato alcun ricorso da parte di nessuna forza politica, né si è provveduto ad alcun riconteggio: l’operato del magistrato è, infatti, un’azione prevista dalla normale prassi, e non è successiva ad alcun sollecito o richiesta.
Al termine delle operazioni, ad ogni modo, si è ufficializzato non soltanto la già nota vittoria di Mauro Mazzola, confermato sindaco di Tarquinia al primo turno, ma anche la composizione del consiglio comunale: i dieci scranni della maggioranza saranno occupati da sei rappresentanti PD (Ranucci, Celli, Palmini, Blasi, Valeri, Centini), due della lista Per Mauro Mazzola Sindaco (Leoni, Rabuffi) e due del Polo dei Moderati (Bacciardi, De Luca); sulle sedie dell’opposizione, quattro rappresentanti della coalizione a sostegno di Alfio Meraviglia – oltre allo stesso candidato sindaco, un’esponente UDC, Laura Voccia, uno Pdl, Marcello Maneschi, ed uno del Terzo Polo, Pietro Serafini –, il candidato sindaco del Polo di Centrodestra, Cristiano Minniti, e quello del Movimento 5 Stelle, Cesare Celletti.
Naturalmente, tale lista è soggetta a variazioni, per quanto concerne la maggioranza, in quanto l’eventuale nomina ad assessore, da parte del sindaco, di persone elette in consiglio comporterebbe la dimissione, da parte di questi, dalla carica di consigliere, e la conseguente surroga con primi tra i non eletti. Pressoché certe le nomine di assessori uscenti quali Ranucci, Celli, Leoni e Bacciardi (probabilmente rinominato vicesindaco), resta da svelare il quinto nome: rumors parlano di un accordo che vorrebbe il ruolo attribuito ad un rappresentante del Polo dei moderati, forse Maurizio Leoncelli. Tra qualche giorno verranno scoperte anche queste carte.