Riceviamo e pubblichiamo
Succede in Italia e succede, finalmente, anche a Tarquinia, di scoprire che non serve andare tanto lontano per godere di un splendida passeggiata nella natura, tra paesaggi incontaminati e antichi cammini.
Dunque, perché prendere la macchina e fare centinaia di km se le bellezze da vedere e toccare sono proprio ad un passo da casa tua? Ecco come è nata l’dea di organizzare la passeggiata sulla vecchia ferrovia, chiamando alla partecipazione tutti gli amanti del camminare, sportivi e non, accomunati dall’idea di passare una bella giornata alla scoperta delle bellezze della Farnesiana. La straordinaria partecipazione di 150 persone all’iniziativa del 12 Marzo, la passeggiata sulla vecchia ferrovia, la dobbiamo principalmente alla fortuna di avere ancora tanto splendido paesaggio da offrire agli amanti della natura e dell’attività all’aria aperta.
Ai partecipanti è stata offerta l’occasione di godere appieno delle bellezze e del beneficio fisico di una lunga camminata che è iniziata a Borgata Aurelia e conclusa sotto le antiche rovine di Cencelle, 12 km di vero benessere. Hanno partecipato intere famiglie e gruppi di amici che in comune hanno l’amore per i luoghi unici che sono a portata di mano, che con semplicità si possono godere, passeggiando. Gli organizzatori dell’iniziativa hanno rilanciato l’idea della proposta di un parco naturale della Farnesiana e della Valle del Mignone e ne hanno spiegato le ragioni a tutti i partecipanti prima della partenza.
L’idea del parco nasce per salvaguardare il territorio e tutelare nella sua forma più naturale quelle risorse di biodiversità, naturali e di paesaggio, ma anche la promozione ed il rilancio su questo territorio di nobili discipline quali l’archeologia, l’architettura e l’urbanistica. Un parco inteso, dunque, come Ecomuseo, una sorta di “Museo diffuso” dove chiunque possa fondersi ed integrarsi con attenzione e rispetto. La passeggiata è servita soprattutto a coloro che della vecchia ferrovia avevano sentito parlare ma non avevano avuto l’occasione di verificare che la tratta Capranica-Civitavecchia non è più una ferrovia, quello che ne rimane è semplicemente un percorso accidentato tra le vecchie e pericolanti stazioni che testimoniano il vecchio tracciato ferroviario Civitavecchia-Capranica Orte.
La passeggiata ne ha evidenziato e dimostrato la parziale percorribilità a causa dell’azione di rinaturalizzazione della rigogliosa vegetazione cresciuta in più punti tra Mole del Mignone e Civitavecchia, per non parlare del tratto che insiste sulla borgata Aurelia, ormai completamente cancellato. Della vecchia ferrovia è rimasta la storia, le rovine delle vecchie stazioni e la nostra proposta di istituzione di un cammino, che arrivando ad un passo dalla Via Francigena ne può diventare tranquillamente una variante che arriva fino al mare, la Via Farnesiana.
ITALIA NOSTRA onlus, SEZ. ETRURIA
Comitato per il Diritto alla Mobilità di Tarquinia