Riceviamo e pubblichiamo
La Delegazione FAI di Viterbo e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, hanno sottoscritto un protocollo di intesa per permettere di visitare il cantiere aperto per il restauro dell’apparato pittorico della Tomba degli Scudi, luogo che nel 2014 ha raccolto ben 5.681 voti nel censimento “I Luoghi del Cuore”.
Un luogo di riconosciuto valore archeologico, storico e culturale, da decenni chiuso al pubblico, che sarà recuperato entro il 2018 grazie al contributo della Soprintendenza e dei “Luoghi del Cuore” FAI – Banca Intesa, oltre a partner privati particolarmente sensibili alle tematiche culturali: la fondazione Etruria Mater, le società Isam e Ditech, Pottino e Pottino avvocati associati, il Lion club Tarquinia.
La visita al cantiere, con l’eccezionale guida dei restauratori per conoscere da vicino gli interventi in corso e le tecniche di recupero, si rinnova il 25 giugno, alle ore 17, alla Necropoli Monterozzi di Tarquinia.
L’ipogeo è un’ importante testimonianza della pittura etrusca di età ellenistica (terzo quarto del IV secolo a.C.): i dipinti rappresentano le virtù e il rango della famiglia Velcha e tra questi sono raffigurati il momento della partenza del defunto verso l’Oltretomba e il banchetto
Per garantire l’integrità degli ambienti la visita sarà permessa a un numero limitato di persone. Obbligatorio prenotarsi al 338-32.11.260 o scrivendo a delegazionefai.viterbo@fondoambiente.it.
Sarà possibile iscriversi al Fai e partecipare alla visita con un contributo libero.