(s.t.) Un gruppo su Facebook per invocare il termine dei lavori al teatro comunale di Tarquinia: da ieri sul noto social network è attivo un gruppo – già oltre 140 gli utenti iscritti – che esprimono a gran voce quella che sentono come un’esigenza reale e urgente.
“È assurdo che una città importante come Tarquinia (seconda per estensione nella provincia dopo Viterbo e terza per popolazione, poco al di sotto di Civita Castellana) non abbia un teatro comunale – viene spiegato nelle informazioni del gruppo – a differenza di centri più piccoli come Monte Romano, Montalto, Tuscania, Carbognano, Acquapendente (solo per citarne alcuni). La crescita culturale e spirituale di una comunità passa anche da questo tipo di realtà. Diamo una spinta dal basso e facciamo sentire la nostra voce”.
Non una polemica contro il Comune, specifica Luca Purchiaroni, che lo ha creato, “ma un incentivo ad accelerare i tempi burocratico-giudiziari che hanno fatto slittare per troppo tempo la fine dei lavori”. C’è di più: l’idea lanciata nel gruppo è quella di intitolare il futuro teatro a Giuseppe Petrosellini, librettista cornetano del 18esimo secolo, “personaggio oggi praticamente sconosciuto ai tarquiniesi, ma che potrebbe essere rivalutato proprio grazie al nuovo teatro”.
Ed una risposta istituzionale, arriva subito o quasi, con il consigliere comunale Giancarlo Capitani che prova ad aggiornare sullo stato dei lavori. “Come saprete – esordisce – i lavori di realizzazione hanno vissuto negli anni una serie incredibile di problematiche, che ne hanno allungato i tempi di ultimazione in maniera iperbolica. Sono testimone (anche allora ero consigliere comunale, con delega allo spettacolo prima, e assessore al turismo poi), della nascita del progetto (siamo nel periodo amministrazione Conversini), nonché delle molteplici vicissitudini che nel tempo si sono susseguite (stop lavori, vincoli, pareri legali, sovrintendenza, ecc. ecc. )”.
“Ad ogni modo- arriva al sodo Capitani – risolte le ultime più recenti controversie che hanno ulteriormente interrotto i lavori, entro il corrente anno dovremmo finalmente vedere la fine (facendo i debiti scongiuri!)”. Un impegno non da poco per il Comune e l’assessorato competente, nel lottare contro quello che è assurto a simbolo tarquiniese di opera sempre rimandata, tanto che nello stesso gruppo si scherza a più riprese su possibili maledizioni incombenti sulla struttura.
“A quel punto, però, sarà necessario individuare un serio progetto di “management” – conclude Capitani – con figure professionali, competenti ed esperte del settore, che sappiano creare le condizioni, anche economiche, per la migliore gestione del sito. Per quanto mi riguarda, avendo operato nel settore, come è noto, per anni, sarò a disposizione, anche come amministratore comunale, affinché la nostra città ed i tanti cittadini appassionati di teatro, musica, ecc., possano finalmente fruire (al meglio) del tanto atteso teatro di Tarquinia”.