Riceviamo e pubblichiamo
Straordinario successo dell’annunciato incontro Europa Arte e Cultura svoltosi a Tarquinia il 9 aprile 2014, in contemporanea con la mostra di arte contemporanea, presso la Sala Sacchetti del medievale Palazzo dei Priori. Promosso dalla Società Tarquiniense di Arte e Storia e dall’Associazione Culturale “L’albatros”, in collaborazione con il Comune di Tarquinia e il Consiglio Regionale del Lazio, l’evento ha visto una partecipazione ricca e qualificata di studiosi, artisti, intellettuali, professionisti, amministratori pubblici in una sala affollata all’inverosimile.
Dopo il saluto di Alessandra Sileoni, archeologa, Presidente della Società Tarquiniense di Arte e Storia che ha ricordato il senso delle iniziative per valorizzare il patrimonio storico-archeologico dell’area tarquiniense e di Angelo Centini, architetto, Presidente della Commissione Cultura del Comune di Tarquinia, che ha presentato i principali progetti finanziati dall’Unione Europea per la tutela dell’ambiente naturale e dell’incommensurabile lascito della civilizzazione etrusca, ha preso la parola Franco Ferrarotti. Il grande intellettuale, padre della sociologia italiana moderna, professore emerito della “Sapienza” Università di Roma dove ha insegnato per 55 anni, autore di molte decine di ricerche e saggi sulla società contemporanea italiana e internazionale, si è soffermato con la consueta verve di linguaggio e la profondità dell’analisi, sulla situazione socio-economica e politico-culturale che l’Europa sta attraversando. Egli ha tracciato scenari di prospettiva dell’Europa di oggi e degli altri continenti, auspicando il rafforzamento dell’Unione Europea da un lato attraverso politiche di crescita economica e sociale; dall’altra ha indicato nella valorizzazione delle radici storiche e culturali, a partire dal logos greco, la condizione indispensabile per procedere sulla strada degli Stati Uniti d’Europa. La moneta unica deve trovare un suo “padrone” per essere lo strumento dell’unione finanziaria, sottraendola alle pressioni delle multinazionali senza controllo e della speculazione. L’uscita dell’Italia dall’Euro avrebbe come conseguenza un immediato impoverimento della popolazione a causa della svalutazione superiore al 40% della lira e quindi la perdita dell’autonomia economico-finanziaria. Il prof. Ferrarotti ha precisato le condizioni per avere una forte leadership europea capace di far convergere tutti i Paesi membri verso obiettivi di maggiore coesione, scongiurando il rischio di quella che viene chiamata l’«Europa a due velocità».
Agostino Bagnato, giornalista, scrittore, presidente dell’Associazione Culturale “L’albatros”, ha presentato la mostra, le ragioni che l’hanno determinata, gli artisti e le caratteristiche delle opere esposte. In particolare ha ringraziato gli artisti presenti in sala: Ennio Calabria, Salvatore Provino, Werner Stadler, Cinzia Fiaschi, Laura Facchini, Francesco Narduzzi, Massimo Luccioli che ha curato anche lo splendido allestimento in un contesto difficile ma di grande suggestione.
Il dibattito è stato breve ma di grande qualità culturale.
Il pittore Ennio Calabria ha sottolineato il compito dell’artista nell’anticipare gli eventi e quindi l’importanza del suo ruolo nel tracciare un orizzonte di ideali e di coesione solidale nell’epoca dello spaesamento e della disarticolazione dei valori. Il pittore Salvatore Provino ha ricordato le difficoltà del lavoro dell’artista nel contesto di una società sempre più mercificata dove l’arte è considerata una materia di scambio qualsiasi. La psicologa Tiziana Caroselli ho invocato atti di rottura rispetto alla sudditanza che lega le popolazioni al modello europeo prevalente, ritenendo l’arte uno strumento insostituibile per rafforzare l’identità dei cittadini.
Armida Corridori, docente di filosofia, ha letto prima in latino e poi nella versione italiana, brani di Publio Ovidio Nasone dedicati alla principessa Europa, figlia di Agenore re di Tiro, rapita da Zeus e condotta a Creta, in Occidente, da cui ha preso nome il continente collocato dove tramonta il sole, nel regno delle ombre. Ha poi recitato versi di due poeti contemporanei, l’anziano Vincenzo Loriga e il giovane Alfredo Mercutello, dedicati sempre al mito di Europa nell’attuale contemporaneità.
Accanto ad amministratori locali, studiosi, docenti, giornalisti, collezionisti, appassionati d’arte, erano presenti numerosi artisti come il moscovita Sergej Dronov, la iraniana Mariam Bakhtiari, Ercole Ercoli; lo storico dell’arte Luciano Marziano; la promoter artistica Rita Pedonesi; lo studioso Riccardo Ziaco; il professore e collezionista Vasco Palombini; i cineoperatori Roberto Giliberto, Enrique Fortaleza, Vincenzo De Rosa, Aldo Demartis; Raimondo Murolo, comandante della Capitaneria di Porto di Civitavecchia; Massimo Coltrinari, direttore del Centro Studi Alta Difesa, per citare quelli che è stato possibile identificare.
Concludendo, Alessandra Sileoni ha parlato di una manifestazione di grande intensità culturale in una sede come Tarquinia che è uno dei centri più importanti della civilizzazione mediterranea.
La mostra Europa. Arte & Cultura rimarrà aperta al pubblico fino al 30 aprile p.v., apertura straordinaria 20 aprile p.v., domenica di Pasqua, dalle ore 16.30 alle ore 20.00.