di Leo Abbate
Un grande campionato con gli juniores della Corneto, una grande carriera da calciatore: Renzo, fa parte come tanti altri bravi addetti ai lavori, del patrimonio della ASD Corneto Calcio e se ripercorriamo in breve le tappe salienti della sua carriera, ci accorgiamo che il pallone è stato, ed è ancora, parte integrante ed indelebile della sua vita.
Esordisce nel 1960 nei “Pulcini” di Ivo – come la foto, oramai d’epoca, documenta bene – e comincia il suo percorso con tanti altri giovani di belle speranze (fra i quali, riconosciamo anche il Presidente Rinaldo Santori); già nel 1965, all’età di soli 14 anni, Renzo diventa un nomade del calcio: arriva in forza alla Tevere Roma e vince subito un titolo italiano cat. Allievi regionali; l’anno seguente, sempre con la Tevere Roma, grande esordio in serie C: ci sarebbe già da esser orgogliosi ma Renzo cominciava appena a “scaldarsi”.
1967/68: appena sedicenne esordisce nella primavera del Cagliari come centrocampista e segna un gol che ha un grande valore simbolico: è il biglietto da visita della sua indomita e mai paga voglia di vincere.
1969: esordio in prima squadra con il grandissimo Cagliari di Gigi Riva, in Coppa Italia contro il Toro stratosferico di Pulici, Zaccarelli, Graziani, gente che ha fatto la storia del calcio, e con compagni di squadra del calibro di Nastasio, Poli, Brugnera, Reginato, il portiere dei record con i suoi 712 minuti di imbattibilità, superato nella storia dei record di tutti i tempi solo da Sebastiano Rossi. Proprio in quella stagione, (69/70), il Cagliari vincerà il suo primo ed unico scudetto.
Renzo troverà casa in mezzo a questi campioni fino al 1972 e poi, fino ad oggi, mai lontano dallo sport, mai pago di vittorie, sempre in cerca di una nuova sfida da giocatore prima, da allenatore poi.
Lo scorso settembre la sfida arriva. Allenava, fino a quel momento, i giovanissimi (classe 96) e sarebbe stato suo desiderio finire il percorso intrapreso con questi ragazzini, ma il Corneto aveva un “problema”. Un gruppo di adolescenti “difficili” per temperamento, che si erano beccati nella stagione precedente 125 punti di penalizzazione retrocedendo in una sola stagione in due campionati: allievi e juniores d’elite. Ciro Granato e Rinaldo Santori gli hanno lanciato la sfida. Renzo, appena entrato “nella fossa dei Leoni”, aveva intravisto la voglia di lottare e le doti di intelligenza e tecnica del gruppo e, come sempre davanti alle imprese difficili, anche stavolta ha detto sì. Il resto lo sapete: 15 vittorie nelle prime 15 partite, un girone d’andata da record (miglior attacco con 38 reti, migliore difesa con 9 gol subiti) un campionato da protagonisti, mai secondi a nessuno, mai domati da nessuno. I leoni di Renzo il prossimo anno saranno ancora lì a lottare, a vincere. “Li riconfermo tutti, sono tutti grandi, giocano un calcio produttivo e che non rinuncia allo spettacolo, con qualche rinforzo questo gruppo potrà fare un grande campionato d’elite. Ciro e Rinaldo mi hanno chiesto di seguirli ancora in questa avventura. E’ una sfida, e alle sfide io non posso dire di no”.
E’ una storia antica come lo sport stesso, ma sempre bella e appassionante come… una partita di calcio e noi saremo quì a raccontarvela giorno dopo giorno, fino a quando arriverà il momento di dire ancora: grazie.