“Eduardo incontra Pasolini”: a Tarquinia un omaggio teatrale ai due giganti della cultura italiana

Il 3 novembre 2024, il Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia ospiterà un evento straordinario: “Eduardo incontra Pasolini”, un reading teatrale multimediale curato dall’attore e regista Agostino De Angelis. La performance, che si terrà alle 16:30 nella Sala dei Capolavori, celebra i quarant’anni dalla scomparsa di Eduardo De Filippo e i quarantanove dalla morte di Pier Paolo Pasolini, due giganti del teatro, della letteratura e del cinema italiano. Questo spettacolo è parte dell’iniziativa #domenicalmuseo del Ministero della Cultura, che offre accesso gratuito ai musei e parchi archeologici statali ogni prima domenica del mese.

Un’amicizia nata nell’arte

Nonostante le loro carriere non si siano mai incrociate direttamente, Eduardo e Pasolini condivisero un profondo rispetto reciproco e una lunga amicizia nata nel 1950, anno in cui Eduardo consegnò a Pasolini il Premio Cattolica per la poesia. Il regista De Angelis ha scelto di dare vita al legame artistico tra i due attraverso un’esibizione che mette in luce discorsi, lettere e aneddoti, per approfondire la sintonia delle loro visioni sulla condizione umana e sull’empatia verso i più vulnerabili. La stima tra i due si rafforzò con il tempo, come confermato anche dalla collaborazione di Eduardo nella trasposizione pasoliniana dei Racconti di Canterbury, dove doppia il personaggio di un viandante.

Un’esperienza immersiva tra teatro e musica

La rappresentazione, organizzata dall’Associazione Culturale ArchéoTheatron e dall’Academy for Theater, Cinema and Cultural Heritage, coinvolgerà anche gli attori Riccardo Frontoni, Eleonora Pini, Riccardo Dominici, Luisa De Antoniis e Denny Iacarelli. Il tutto sarà accompagnato dal violino di Alessandro Bacci e da videoproiezioni di immagini e filmati, per rendere omaggio al contributo che Eduardo e Pasolini hanno dato alla cultura italiana. Entrambi hanno saputo raccontare le sfide della vita umana, stimolando il pubblico a riflettere sulla società e le sue complessità, in un percorso di introspezione e critica sociale che continua a ispirare artisti e spettatori di ogni età.