di Attilio Rosati
Una volta un redattore di questo sito che avrebbe dovuto raccontare una partita che in realtà non si era neppure giocata, anziché raccontar favole, scrisse una ricetta di cucina. Sarei tentato di fare altrettanto.
Nel recupero infrasettimanale la CornetoTarquinia, in quel di Fregene, non ha neppure provato a giocare a calcio. Incassate cinque reti (due nel primo tempo e tre nella ripresa), ha imboccato mestamente la via del ritorno. Tutto qui. Non un tiro in porta, non un’azione, non un seppur timido tentativo di reazione.
Gli etruschi si presentano a Fregene praticamente contati, con un paio di ragazzini degli allievi da mandare allo sbaraglio in caso di necessità (ma è stato un bene perché almeno hanno potuto vedere come dovrebbe giocare una squadra di calcio), e hanno assistito ad una partita già praticamente chiusa dopo 4 minuti con una rete di Garat (che poi, nel prosieguo della gara, segnerà ancora una volta), senza che il taccuino del cronista potesse annotare qualcosa che somigliasse anche solo lontanamente ad un timido tentativo di reagire. Per la cronaca, le altre tre reti sono state segnate da Cardinali, Laurato e Farrugia.
In ogni campionato di calcio, in ogni manifestazione agonistica di qualsivoglia genere, si deve pretendere che il competitor mantenga ben saldo almeno un valore: il rispetto per se stessi. Non ci sono giustificazioni. Mancava il capitano ingiustamente squalificato e un centrocampista titolare per il medesimo motivo. Non sono e non possono essere considerati alibi per una figuraccia simile. Fateci sapere che cosa volete fare da grandi perché almeno, invece di venire al campo e pagare il biglietto, possiamo scegliere di fare qualcosa di più divertente e gratificante.
Non si può assolvere nessuno. Una squadra che partecipa ad un campionato di livello deve avere un organico quantitativamente e qualitativamente all’altezza almeno di competere. Se di deve retrocedere, pazienza, ma almeno con dignità. Un suggerimento: il prossimo stipendio, qualunque esso sia, datelo in beneficenza, tanto per recuperare un po’ di sani valori.