Per una volta, cari lettori, permetteteci un minuto di autocompiacimento. Questo blog, non aveva mai e dico mai, avanzato dubbi sulla capacità della Corneto di restare, dignitosamente, in Eccellenza; ed ora eccola qua, Madama Salvezza, con i suoi occhi scintillanti, che sorride ai ragazzi per premiare il loro valore e il loro spirito di sacrificio.
Andiamo alla cronaca: arriva a Fregene la prima vittoria in trasferta, e gran parte del merito spetta anche a Mister Gufi che per una volta, abbandonato lo spirito guardingo, osa e fa scacco matto.
Caldo, ai limiti dell’afa, e nel primo tempo tutti ne risentono: la partita scorre noiosa, quasi priva di spunti di bel gioco, unica cosa da registrare è il grande ordine con cui gli etruschi si difendono dagli attacchi dei ragazzi di Mister Boccaccio, peraltro alquanto prevedibili. Nella ripresa, si cambia passo. Dopo dieci minuti Vittorini sfugge alla guardia di Gimelli che per evitare il peggio, lo stende in piena area di rigore. Bianchini non perdona l’incolpevole Sacco: 1 a 0.
A quel punto, Mister Gufi si domanda: “cosa ho da perdere”? Toglie un difensore, il bravo Cruciani Giovanni da Montalto, ed inserisce Perugini, un centrocampista che se vuole sa essere un vero e proprio attaccante aggiunto. Bingo! La fortuna aiuta gli audaci e così un velenoso calcio piazzato del “Peru” riporta in parità il match. 1 a 1.
Il Fregene diventa frenetico ma disordinato e un grande lancio di Celestini (per l’occasione schierato al centrocampo dal Mister che se rischia, rischia per bene), pesca in posizione ideale il solito Bisozzi che si accompagna in rete con tutto il pallone. 2 a 1.
Gli etruschi non mollano neanche dopo il vantaggio e così, respingendo la reazione confusa dei locali, portano a casa vittoria e salvezza in un sol colpo. Inutile nasconderlo, siamo felici.
Ora tocca agli Juniores, che possono vicere il loro campionato. Sabato hanno asfaltato il Pian due Torri con cinque reti, come all’andata, mentre la Civitavecchiese diretta pretendente al titolo vince a tavolino per la seconda volta la sua partita. Gli avversari, non si presentano ma questa è un altra storia.
Attilio Rosati