di Attilio Rosati
La partita è la clonazione di altre gare nelle quali questa squadra lotta ma, pur senza particolari demeriti, perde. Stavolta la sconfitta è resa particolarmente amara da un arbitraggio mediocre e distratto.
Già al 5’ della prima frazione di gioco Dario Spirito, su calcio di punizione, procura un bel brivido alla squadra ospite: il pallone lambisce il palo. Bella ed immediata risposta del Rieti: incursione di Tricarico, tiro di Polverini che, sospinto da un forte vento a favor di Rieti, costringe Baroncini ad una parata difficile. 18’ minuto, è la volta di Cardia che, servito sulla linea di centro campo da Tricarico, tenta di pescare un jolly: ne esce un bolide forte e di poco alto sulla traversa. Al 23’ Cardia ci riprova scagliando un’altra sassata da metà campo in direzione della porta etrusca, stavolta Baroncini, ingannato da una traiettoria infida perché condizionata dal fortissimo vento, si supera e compie una parata spettacolare ed efficace. La Corneto reagisce con fermezza e attacca a pieno organico: Tamalio De Luca, Spirito e Rosati scambiano corto e si presentano più volta ai limiti dell’area, ma le conclusioni sono sempre deboli o imprecise. Al 36’ l’unica occasione veramente ghiotta per il Rieti: su cross di Pezzotti, Polverino compie un pregevole gesto atletico, addomestica un difficile pallone e in mezza girata al volo lo spedisce alle spalle di Baroncini che nulla potava fare per evitare il gol.1 a 0. Galvanizzati dal vantaggio, i ragazzi di Mister Infantino provano a dare spessore al loro gioco d’attacco ma imprecisione e confusione la fanno da padroni. È di nuovo Spirito al 45’ ad avere sul piede la palla giusta per pareggiare, con una punizione delle sue che sfiora di nuovo il palo della porta di Pennesi.
Nel secondo tempo è solo Corneto. I ragazzi di Mister Granato creano ancora diverse azioni da rete ben neutralizzate dal pacchetto difensivo reatino, ma cominciano ad innervosirsi, perché gli ospiti, con mestiere e furbizia ben sostenute dal “candore” del direttore di gara, attuano una strategia basata su falli tattici e cadute “diplomatiche”, con gravissimo danno sopratutto per lo spettacolo. Oltre tutto, al 30’ minuto, Rosati lancia De Luca in piena area di rigore e questi scaglia un tiro che viene platealmente e vistosamente intercettato con la mano da Bonifazi. Tutti gridano al rigore, che probabilmente avrebbe sancito un pareggio giusto, ma il direttore di gara, estrae il cartellino solo per espellere Granato, che si stava mettendo le mani là dove, una volta, c’erano i capelli.La Corneto continua a macinare gioco e spinge palla a terra, ma inutilmente. Anzi, tanto per aggiungere il danno alla beffa, proprio al 46’ minuto, tutta sbilanciata in avanti nel disperato tentativo di pareggiare il conto, subisce il secondo gol da parte di Di Monaco.
L’immediato fischio finale successivo, mette fine alle “ostilità”. Quella che si è vista in campo è una buona Corneto, mai doma, ben disposta in campo nonostante le numerose assenze e per nulla disposta a rassegnarsi ad una retrocessione, peraltro, ancora lontana. Forse, oggi, è mancata solo un po’ di giustizia.